Lo Stupinigi Sonic Park si ferma: stop al festival nel parco storico della Palazzina di Caccia

L'edizione 2024

 

Gli unici a non aver ancora preso parola in tutto questo sono gli organizzatori del festival. Dal 5 giugno, quando si è diffusa la notizia che con ogni probabilità lo Stupinigi Sonic Park 2025 sarà annullato, l’agenzia Reverse non ha rilasciato dichiarazioni e non ha né confermato né smentito la cancellazione. Sulla carta è ancora possibile trovare una soluzione alternativa, ma secondo il sindaco di Nichelino, Giampietro Tolardo, non ci sono più i tempi per farlo. 

Perché?

Il 5 giugno i dirigenti dell’ente di gestione dei Parchi Reali hanno dato parere negativo alla Valutazione di Impatto Ambientale, una procedura preventiva che valuta l'impatto delle attività che si svolgono all’interno di aree protette. Il giardino e il parco della reggia di Stupinigi, uno dei rari boschi di pianura dell’area padana, ricadono in una Zona Speciale di Conservazione, un’area naturalistica tutelata in cui vengono applicate misure di conservazione e ripristino degli habitat. 

Lo era già nel 2018, quando è stata organizzata la prima edizione del Sonic Park. Per questo ogni anno l’organizzazione deve sottoporsi alla Valutazione, durante la quale deve stimare quale sarà l’impatto delle attività, se questo impatto rispetterà le regole previste per il Parco ed eventualmente spiegare quali misure correttive adotterà. 

I problemi non sono una novità. Da anni le associazioni di tutela ambientale sostengono che il parco non sia un luogo idoneo per un festival. Nel 2023 gli organizzatori hanno ricevuto due sanzioni, in totale 10.500 euro, per non aver rispettato le prescrizioni nel 2018 e nel 2019. Nel 2024 la Fondazione Ordine Mauriziano, proprietaria della tenuta, ha dato inizio a intervento di qualificazione del parco in seguito al quale sono state eliminate due file di alberi (carpini) che in futuro dovrebbero essere sostituite con altre essenze. La somma di festival e abbattimento degli alberi ha determinato il parere negativo. 

In particolare secondo il documento, l’evento potrebbe danneggiare in modo rilevante alcune specie animali protette. Il documento usa il termine «probabile» perché si tratta di una valutazione preventiva, non a posteriori, il cui scopo è appunto tutelare le specie prima che il danno si verifichi. 

La reazione

La reazione del sindaco di Nichelino Giampietro Tolardo è stata furibonda. «Siamo in un paese in cui la cultura del no predomina. Purtroppo questa cosa ci fa andare sempre più indietro. Sono a favore della salvaguardia dell’ambiente» specifica Tolardo. «Ma qui non ci sono ragioni oggettive, parliamo di uno scenario di natura precauzionale. Abbiamo proposto di ridurre il programma da 8 a 5 concerti, ma non ci hanno ascoltati. Dietro questo evento c’è un indotto di lavoratori e c’è una progettualità che portiamo avanti da 7 anni per cambiare il volto del nostro territorio».

Secondo Tolardo non ci sono più i tempi per una conferma del Sonic Park: «Stiamo valutando il ricorso al Tar - ci ha detto Tolardo a poche ore dalla notizia - ma nel migliore dei casi non avremo certezze prima del 30 giugno: gli organizzatori non possono lasciare gli artisti con il fiato sospeso fino a due settimane prima».

L'ambiente

Paolo Debernardi è responsabile della Stazione Teriologica Piemontese, ente che si occupa del monitoraggio dei pipistrelli, e nel 2018 lavorava per l’ente di gestione dei Parchi Reali. Fin dalla prima edizione è molto critico nei confronti del festival. «A luglio - dice Debernardi - le femmine di pipistrello hanno appena partorito e si spostano con i piccoli, spesso li trasportano di peso. Il rumore e le luci li spingono ad allontanarsi, e questo causa problemi di crescita o di sopravvivenza. Spesso i piccoli muoiono. In passato nel parco abbiamo registrato la presenza di una specie protetta molto rara, il rinolofo minore. La sua presenza era stupefacente. Ma dopo il festival non è mai più stato rilevato». 

L’ente parco, e Debernardi è d’accordo, ha proposto di spostare il festival a fine estate. «Lo so che non è un periodo appetibile». A Stupinigi si scontrano due interessi apparentemente opposti. Quello di tutela dell’ambiente, che è esattamente lo scopo con cui è nata l’area protetta; e quello economico, che vede proprio nell’ambiente naturale un valore aggiunto capace di rendere unico l’evento. E sembra che, almeno per il momento, i due aspetti non siano conciliabili.

Mattia Bianco