Accuse pesanti, messe nero su bianco da una mano anonima che pretenderebbe di denunciare una presunta cattiva gestione della stazione Carabinieri di Vigone, affidata da quest'anno a un nuovo comandante.
Contro la lettera, inviata anche a prefetto, questore, procura, Amministrazioni comunali, vertici dell'Arma e a "L'Eco", si leva la solidarietà dei sindaci nei confronti del maresciallo. In testa, il primo cittadino vigonese, che definisce le accuse anonime «un atto esecrabile e vile» ed esprime solidarietà ai Carabinieri. (approfondimenti nell'edizione in edicola)

Edizione 42 del 31/10/2012

Cosa resta del Pdl

PIOSSASCO - La bollatrice attestava una pausa pranzo di 20 minuti (vale a dire il minimo previsto dal contratto), ma di fatto alcuni dipendenti del Poliambulatorio Asl di Piossasco pare avessero l'abitudine di fermarsi più a lungo. Anche perché il bar Chicco rosso è proprio attiguo: tempo di ordinare un panino, percorrere un paio di metri per "sbollare", e tornare al tavolo a finire il pranzo con più calma. Oppure consegnare il proprio badge ad un collega che lo strisciava per tutti. Identica la conclusione: si risultava in servizio senza esserlo.

VILLAFRANCA – Lo scempio di aver trasformato il Po in una discarica di copertoni continua a non trovare soluzione. Ci avevano provato a settembre i presidenti delle due associazioni ambientaliste locali, Giuseppe Galfione per gli Amici del Po e Francesco Perlo per il circolo di Legambiente, con una lettera inviata al sindaco Agostino Bottano, agli assessori all’Ambiente comunale e provinciale e all’Acea Pinerolese, per segnalare la presenza di pneumatici nell’alveo del fiume Po nel tratto Villafranca–Cardè. (approfondimenti nell'edizione in edicola)

CAVOUR - Tuttomele è ai nastri di partenza. Da sabato 10 a domenica 18, Cavour torna ad ospitare la 33ª edizione della massima rassegna dedicata alla frutticoltura locale.
Le mele nelle loro mille varietà realizzeranno, anche quest'anno, il colpo d'occhio e il profumo della festa e accompagneranno il visitatore tra le piazze colorate, gli stand, i negozi e gli angoli degustativi, tra le vie del centro zeppe di bancarelle e i quattromila metri quadrati di spazi espositivi ed aree spettacolo. Ma Tuttomele è di più.

NONE - Un ottobre che verrà ricordato per lo stillicidio di furti: alle associazioni, a svariate cascine e ad alcuni appartamenti del concentrico, cui vanno aggiunti i ripetuti raid al camposanto.
«È almeno un mese e mezzo - dicono tanti cittadini indignati, tra i quali Piero Ruffino - che questi atti si ripetono. Possibile che non si riesca a porre un freno a tali gesti? Anche le denunce sembrano destinate a cadere nel vuoto».

Edizione 42 del 31/10/2012

Sindaco contro i nomadi

VINOVO – Il sindaco Maria Teresa Mairo usa il pugno duro contro l'accampamento abusivo dei nomadi sorto in via Ongarea. «È necessario lo sgombero dell’area - dice - e la demolizione dei fabbricati abusivi esistenti e occupati». Mairo ribadisce così la necessità di liberare l'area vicino a via Carignano non solo per «evidenti problemi igienico-sanitari e legati alla sicurezza», ma anche perché la zona non sarebbe idonea ad ospitare alcun accampamento. (approfondimenti nell'edizione in edicola)

I ladri di rame non si fermano neppure in prossimità del 2 Novembre. Anche i portalumi e i vasi dei cimiteri diventano facili bottini per le bande specializzate, foraggiate dal fiorente mercato nero di questo metallo.
A Luserna S.G. si contano due episodi in due settimane. In questo caso a sparire è stato il rame delle coperture, portato via, probabilmente, con un furgone.
A None i furti nel cimitero si aggiungono a una serie di raid che stanno colpendo anche cascine e associazioni.

La bollatrice attestava una pausa pranzo di 20 minuti (vale a dire il minimo previsto dal contratto), ma di fatto alcuni dipendenti del Poliambulatorio Asl di Piossasco pare avessero l'abitudine di fermarsi più a lungo. Anche perchè il Bar Chicco Rosso è attiguo: tempo di ordinare un panino, percorrere un paio di metri per "sbollare", e tornare al tavolo a finire il pranzo con più calma. Oppure consegnare il proprio badge ad un collega che lo strisciava per tutti. Identica la conclusione: si risultava in servizio senza esserlo.Continua a leggere