Luoghi comuni, Fake e qualche curiosità a proposito di età, salute, benessere

Luoghi comuni, Fake e qualche curiosità a proposito di età, salute, benessere
Venerdì 23 Febbraio 2024 - 09:15

Su L'Eco EXTRA di febbraio 2024, dedicato alla terza e quarta età, la rubrica su Luoghi comuni, Fake e qualche curiosità spiega perché alcune convinzioni diffuse siano false e altre affermazioni sui temi dell'età, della salute e del benessere siano in invece utili da sapere. Sull'inserto, anche in versione digitale, tutti gli altri approfondimenti sul mondo dei longennials.

 

1. È MEGLIO CHE GLI ANZIANI NON SVOLGANO ATTIVITÀ SPORTIVA

Una costante attività fisica aiuta a rallentare il processo di invecchiamento e migliora la qualità di vita dell’anziano perché riduce i sintomi e le conseguenze di eventuali patologie presenti, migliora le funzioni cognitive, aumenta la forza e la massa muscolare ed evita situazioni di isolamento e solitudine. L'Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda, alle persone con più di 65 anni, di fare attività fisica almeno 3 volte a settimana. Importanti sono anche le attività volte al miglioramento dell'equilibrio per prevenire le cadute.

 

2. CON L'ETÀ SI DOVREBBE MODERARE L'UTILIZZO DEL SALE

Il consumo di sale è un fattore di rischio per l'insorgenza dell'ipertensione arteriosa, quindi meglio limitarne l’utilizzo. I 5 grammi al giorno che sono fissati come limite dalle società scientifiche dovrebbero essere sempre iodati. Nel corso della terza età è preferibile evitare i dadi per brodo, che contengono grassi vegetali idrogenati e glutammato monosodico, meglio l’uso di spezie ed erbe aromatiche.

 

3. DOPO LA PENSIONE NON SI PUÒ PIÙ LAVORARE

Tutti coloro che vogliono proseguire un’attività professionale dopo la pensione oggi possono farlo e con nuove prospettive in termini di reddito compatibile e cumulabile con quello da lavoro, che sia dipendente o autonomo. Solo alcune pensioni anticipate come Quota 100/102/103 non prevedono questa possibilità fino a quando non si è raggiunta l’età per la pensione di anzianità.

 

4. GLI ANZIANI NON HANNO ATTIVITÀ SESSUALE

Molti studi dimostrano che gli anziani continuano ad essere attivi sessualmente.
Gli adulti più anziani rimangono sessualmente attivi e praticano una sessualità a 360 gradi.
Secondo un importante studio che ha preso in esame un campione di 3.000 adulti anziani negli Stati Uniti: il 53 per cento degli intervistati di età compresa tra 65-74 anni e il 26 per cento degli intervistati di età compresa tra 75 e 85 anni riportavano di aver avuto rapporti sessuali negli ultimi 12 mesi.

 

5. INIZIAMO A INVECCHIARE A 30 ANNI

Il nostro cervello inizia a invecchiare attorno ai 30 anni, con un calo cognitivo di circa l’1 per cento circa ogni anno. Qualcosa però si può fare per rallentare il declino. Fare cruciverba, avere soddisfacenti relazioni sociali, ad esempio. E leggere: molte ricerche dicono che leggere tonifica diverse aree cerebrali, soprattutto quelle coinvolte nel ragionamento, nella comprensione del linguaggio e nelle emozioni.

 

 

6. CHIRURGIA ESTETICA: NON È MAI TROPPO TARDI

Crescono gli ultra75enni che ricorrono alla chirurgia estetica. È un trend che si registra soprattutto negli Stati Uniti dove si conta un aumento degli over 65 sottoposti a un intervento di chirurgia estetica del 24 per cento rispetto all’anno precedente. Gli interventi più richiesti sono quelli anti-età, come filler, botulino o blefaroplastica.

 

 


7. IL FUMO DI SIGARETTA FAVORISCE L'OSTEOPOROSI

Fumare fa male anche alle nostre ossa. Le sigarette e gli altri prodotti a base di tabacco, sono infatti considerati un fattore di rischio dell’insorgenza di osteoporosi. Il fumo di sigaretta aumenta anche il rischio di fratture. Non si conoscono ancora i meccanismi attraverso cui questo effetto si svolge: probabilmente alcune sostanze assorbite con il fumo svolgono un effetto tossico sulle cellule dell’osso, ma il fumo è anche responsabile di una menopausa più precoce.

 

 

8. IL LICOPENE CONTENUTO NEI POMODORI RALLENTA L'INVECCHIAMENTO

Nessuno vuole mettere in discussione l'azione antiossidante del licopene, micronutriente presente anche se in misura minore in altri cibi 'rossi', come la carota e le arance rosse, ma non siamo certo davanti a un potere miracoloso. L’Autorità per la sicurezza alimentare europea (Efsa) ha respinto tutte le diciture che ipotizzavano una funzione antiossidante del licopene naturale del pomodoro, come pure la richiesta di indicare il licopene come sostanza in grado di produrre effetti benefici sulla normale funzione cardiaca.

 

 

9. MENO DIFFERENZA DI ASPETTATIVA DI VITA TRA I SESSI

Si sta riducendo la disparità fra i sessi per quanto riguarda l’aspettativa di vita. Nel 2010 nei Paesi ricchi (Europa, Usa, Australia e Nuova Zelanda) l’aspettativa di vita media era di 78 anni per i maschi e 83 per le femmine ma nel 2030 si arriverà a 83 per i maschi e 86 per le femmine. Sono i dati di una ricerca dell’Universidad de Alcalá (Spagna). Nei Paesi d'Africa, la media sarà di 61 anni per lui e 62 per lei. Il divario di genere si riduce perché la longevità tra le donne aumenta più lentamente di quella degli uomini dagli anni 2000.

  

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