Prali: da domani sabato 28 tutto il comprensorio aperto ma attenzione ai fuori pista, in neve fresca il rischio valanghe è di grado 3

Prali: da domani sabato 28 tutto il comprensorio aperto ma attenzione ai fuori pista, in neve fresca il rischio valanghe è di grado 3
Venerdì 27 Gennaio 2023 - 12:02

I battipista della Nuova 13 Laghi sono al lavoro da giorni. Per garantire la completa agibilità di tutti i versanti sciabili da domani, sabato 28 gennaio, i cingoli dei gatti hanno battuto il Bric Rond anche di notte. “Il lavoro che avremmo dovuto fare a novembre - spiega l'A.D. Fausto Sanmartino - lo stiamo facendo adesso: della poca neve caduta a dicembre, sulle piste in quota non era rimasto nulla per via del vento e le temperature alte; sopra i 2 mila metri già a Natale sbucavano rocce e rododendri ovunque. Ora, finalmente, con questo ritorno dell’inverno, si è creato un fondo compatto anche sulle piste del Bric Rond e del Ciatlet che apriremo domani mattina”.

Intanto, sono, moltissimi gli sciatori e gli snowborder che in questi ultimi giorni hanno preso d’assalto la stazione dell’alta Val Germanasca, approfittando della pista Verde aperta e anche degli spettacolari fuori pista ai margini delle pinete. In queste ore, tuttavia, il rischio valanghe è salito al grado 3 ed è marcato in Val Germanasca, Val Chisone e Valle Susa, ma anche in val Varaita e Valle Po.  “ Per le escursioni con gli sci o le racchette da neve, così come le discese fuori pista al di fuori delle piste assicurate, le condizioni sono insidiose”, comunica l’Arpa Piemonte attraverso i dati dei Bollettini Valanghe. "Pertanto, sono necessarie molta esperienza nella valutazione del pericolo di valanghe e la massima prudenza perché la moltissima neve fresca, così come gli accumuli di neve ventata spesso di notevole spessore, possono facilmente subire un distacco provocato o spontaneo".  Inoltre, la neve fresca e la neve ventata non si sono ben legate con la neve vecchia: "soprattutto sui pendii ombreggiati, all'interno del manto nevoso si trovano isolati strati fragili".

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Paola Molino