Sanità e scuola: Cirio fa il punto della situazione a due giorni dall'inizio delle lezioni

Sanità e scuola: Cirio fa il punto della situazione a due giorni dall'inizio delle lezioni
Venerdì 11 Settembre 2020 - 18:09

Nella conferenza stampa che si è appena conclusa il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’assessore all'Istruzione Chiorino e alla Sanità Icardi hanno definito il punto della situazione a due giorni dall’inizio delle lezioni.

 

Sul fronte dei trasporti la criticità sembra rientrata: oltre all’aumento della capienza sui mezzi pubblici fino all’80 per cento la Regione Piemonte ha intensificato i servizi di trasporto di circa il 20 per cento, che si traduce, secondo il presidente Cirio: «in venti treni in più e oltre cinquecento corse di bus al giorno per garantire sia lo spostamento che la sicurezza degli studenti».

 

La Regione ha anche integrato con un proprio protocollo il testo di sicurezza sanitaria nella scuola.

Ora le linee guide prevedono che all’ingresso nelle strutture scolastiche la mascherina degli studenti venga sostituita con una la mascherina data in dotazione dalla scuola. Per il processo di rifornimenti (che dovranno essere massicci) sarà lo Stato a intervenire. 

 

La Regione Piemonte ha dato inoltre disposizione alle scuole la raccomandazione di misurare la temperatura agli studenti nell’arco di tempo tra l’ingresso e l’inizio dell’attività scolastica (momento in cui lo studente può togliersi la mascherina). La disposizione ha suscitato polemiche sia con il Miur che con il Governo. Sul punto il presidente Cirio non intende far passi indietro: «Noi ci fidiamo delle famiglie piemontesi. Ma ne basta una che non misuri la temperatura al figlio, per dimenticanza o per scelta, per mettere a rischio troppe altre persone. Per noi le norme del Governo non erano sufficienti e abbiamo voluto implementare i protocolli». Sono stati stanziati dalla regione 500 mila euro per le scuole da destinare all’acquisto di rilevatori della temperatura.

 

Ogni istituto nominerà un referente scolastico che si occuperà della gestione di casi sospetti positivi in classe.

 

Cosa accade quando si verificano in uno studente sintomi riconducibili al covid?

Lo studente dovrà essere isolato in una stanza indipendente. Verranno chiamati i genitori che prenderanno il figlio. Si chiamerà in un secondo momento il medico di base o il pediatra che valutata la situazione indirizzerà lo studente a casa oppure in uno dei 29 hotspot scolastici allestiti dalla regione e che saranno dedicati esclusivamente alla gestione di sospetti Covid delle scuole. Saranno operativi dalle 10.30 alle 15. dal lunedì al sabato e qui si effettueranno i tamponi ai ragazzi.

Nel caso di esito positivo verrà avvertita la scuola e si attiverà il contact tracing investigando sui contatti. L’Asl poi valuterà il singolo caso, si procederà alla quarantena e, di conseguenza, al doppio tampone nei 14 giorni.

Se si risulta negativi lo studente potrà ritornare a scuola con la certificazione del medico.

Lo studente che invece si è assentato dalle lezioni per motivi di salute non riconducibili al Covid (per esempio frattura di un piede) potrà ritornare in classe con autocertificazione firmata dalla famiglia.

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Paola Molino