Egle Possetti sul nuovo Ponte di Genova: «Teniamo separati la cerimonia di inaugurazione e il ricordo delle vittime»

Egle Possetti sul nuovo Ponte di Genova: «Teniamo separati la cerimonia di inaugurazione e il ricordo delle vittime»
Venerdì 5 Giugno 2020 - 08:40

In vista dell'inaugurazione del nuovo ponte di Genova, la presidente del Comitato in Ricordo delle Vittime del Ponte Morandi, la pinerolese Egle Possetti (che nel crollo dell'agosto 2018 ha perso i due nipoti Manuele e Camilla, la sorella Claudia e il marito della sorella Andrea) scrive un nuovo comunicato ai giornali. «Stiamo sentendo parlare tutti delle varie iniziative in campo per l’inaugurazione del nuovo ponte di Genova. Noi parenti, nostro malgrado siamo purtroppo parte in causa in questa triste vicenda, e come da alcuni esternato e pensato, siamo dei rompiscatole… Bene, penso proprio che sia importante esserlo, e forse non lo siamo abbastanza. Abbiamo richiesto un incontro al Sindaco/Commissario Bucci per capire quali fossero i reali piani per l’inaugurazione del nuovo viadotto, visto che i contatti con l’Amministrazione sono costanti, siamo infatti stati coinvolti sempre per il futuro memoriale della tragedia. Per noi, come per molti cittadini genovesi, l’inaugurazione dovrebbe avere un profilo basso, un profilo rispettoso, soprattutto per le motivazioni che hanno portato alla nuova costruzione, non è così per tutti. Abbiamo aderito ad una petizione contro il concerto, che è stata inserita in una piattaforma on line, perché ci sembrava opportuno non dover assistere a un evento grandioso a corollario di una vicenda che di grandioso ha molto poco. Ringraziamo tutti i cittadini che con passione e affetto hanno aderito numerosi per appoggiare questa petizione perché sicuramente lo hanno fatto con il cuore e di questo siamo commossi. Dall’incontro con il Sindaco, avvenuto ieri, sono emerse delle grandi differenze sull’interpretazione di questo momento, e noi francamente non possiamo essere giudici di quale sia la verità, con il cuore però noi non possiamo aderire a questa “festa” anche se potrebbe avere, a margine dei festeggiamenti, un ricordo dei nostri cari». E ancora: «Noi vorremmo un’inaugurazione sobria, pensiamo sia molto emozionante il concerto in piazza dell’orchestra, pensiamo sia d’obbligo il taglio del nastro sul ponte, pensiamo sia molto forte e d’impatto il suono delle sirene del porto, pensiamo sia doveroso l’inno nazionale, non riusciamo a capire la camminata sul nuovo ponte, ma sembra che molti cittadini la vogliano fare. Troviamo assurdo un concerto stile “Sanremo" (anche in fase 2 Covid inoltre) ma per festeggiare cosa? Certo il nuovo ponte è stato fatto in tempi brevi, noi speriamo sia stato fatto molto bene innanzitutto e che d’ora in poi sia controllato e curato. Rispettiamo il lavoro e l’impegno di tutti in questi mesi, ma vogliamo momenti distinti per la “festa" e per il ricordo delle vittime. Stante le premesse di cui sopra, abbiamo chiesto al Sindaco ufficialmente di non nominare nella cerimonia di inaugurazione i nostri cari, il loro ricordo troverà spazio il 14 agosto e in questa circostanza potranno avere il giusto rispetto che meritano».

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Paola Molino