L'hockey e lo sport paralimpico piangono Andrea "Ciaz" Chiarotti
È mancato stamani Andrea Chiarotti, team leader della nazionale italiana di sledge hockey reduce dalle Paralimpiadi di Pyeong Chang. "Ciaz", così veniva chiamato nel mondo hockeistico che aveva frequentato fin da ragazzino, aveva 51 anni. A Torre Pellice si era innamorato da subito dell'attività su ghiaccio, facendo il suo esordio in prima squadra molto giovane. Dopo un incidente motociclistico, fu costretto ad interrompere la propria carriera e dal 1994 divenne allenatore, guidando una serie di realtà tra cui l'Hc Valpellice (era socio dei Bullodgs).
Primo tecnico in serie A2, si dedicò quindi alle giovanili e nel 2003 fondò la nazionale italiana per le Paralimpiadi torinesi, con un certosino impegno nella creazione del roster. È stato non solo capitano ed emblema dello sledge hockey torinese. Piace ricordarlo portabandiera a Sochi 2014, la sua terza Paralimpiade da atleta. Quindi l'esperienza in Corea, quando già la malattia si era manifestata. Persona di grande affabilità e generosità, seguiva con trasporto umano e serietà unita a capacità di leggere le dinamiche organizzative le vicende dello sport paralimpico italiano.
Vogliamo offrire un giornalismo che sia presidio di cittadinanza e di democrazia, forza trainante per il territorio, strumento per comprendere cosa succede nella nostra società e nel mondo.
Paola Molino