Vista Red: multe nulle, il giudice di pace spiega

Sabato 14 Dicembre 2013 - 12:35

Sta facendo discutere la sentenza del giudice di pace Vincenzo Gulisano, in merito al ricorso di un cittadino sulla regolarità di notifica di una multa rilavata con il Vista Red. Come tutti sanno, alcuni semafori della città sono dotati del sistema che, tramite telecamera, rileva chi passa con il rosso. Il ricorrente contestava il fatto che la notifica giungesse da un ufficio postale di Rimini. Il giudice di pace, dopo aver accertato il sistema di notifica adottato dal Comune, ha riconosciuto che la modalità è irregolare annullando di fatto la multa. Al giudice Gulisano abbiamo chiesto di illustrarci i presupposti della sua decisione. «La legge prescrive che la notifica avvenga per opera di un ufficiale giudiziario che naturalmente può ricorrere alla Posta - spiega - nel nostro caso risulterebbe che la persona incaricata, avente titolo, è un vigile urbano; da quanto si desume, egli stesso ha provveduto a consegnare direttamente all'Ufficio Postale di Rimini le raccomandate. Un vigile urbano ha però potere di Ufficiale Giudiziario solo limitatamente al proprio comune di competenza: da qui la nullità dell'atto, a meno che la modalità usata non sia quella che risulta a verbale e quindi cadiamo in un'altra fattispecie su cui non mi addentro». In poche parole, sembra di capire, se quanto dichiarato dal Comune corrisponde al vero, siamo di fronte a un atto illegittimo, se invece la procedura adottata è un'altra, qualcuno avrebbe dichiarato il falso.
Le conseguenze. Chi ha già pagato le multe non s'illuda: non avrà indietro i suoi soldi. Una sentenza della Corte di Cassazione stabilisce che chi paga una sanzione non può opporsi, nemmeno quando si accerti l'illegittimità del verbale, in quanto il pagamento dell'oblazione equivale ad ammissione di colpa del trasgressore che preclude qualsiasi rimborso. «Diverso invece - aggiunge Gulisano - per coloro che in futuro presenteranno ricorsi analoghi: non potrò che dargli ragione, in assenza di una modifica della precedura da parte del Comune o di una diversa sentenza di un giudice». Il Comune può proporre ricorso? «Certo, anzi penso debba farlo in modo da chiarire ulteriormente la questione», conclude Gulisano.
Su quest'ultimo punto il sindaco non ha dubbi: «Dalle prime informazioni che ho acquisito questa mattina, siamo di fronte a una sentenza sbagliata. Faremo certamente ricorso, in accordo con la ditta Maggioli che per il Comune di Pinerolo si occupa della procedura».

Alberto Maranetto
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