Tekfor: richiesto il pre concordato preventivo

Lunedì 28 Gennaio 2013 - 12:26

Il Consiglio di Amministrazione della Tekfor S.p.A., l'azienda del gruppo Neumayer che opera negli stabilimenti di Villar Perosa e Avigliana, ha depositato presso il Tribunale di Torino una richiesta di pre concordato ai sensi dell'articolo 161 della legge fallimentare. L'azienda spiega di aver preso questa iniziativa «grazie alle novità introdotte dal Decreto Sviluppo del 2012 e alle opportunità che questo offre al fine di agevolare il risanamento aziendale e tutelare l'occupazione».

 

La notizia è stata comunicata stamattina ai lavoratori nello stabilimento di Avigliana e nel corso della giornata l''Amministratore delegato Roberto Peiretti incontrerà anche quelli villaresi, nei diversi turni. I toni scelti sono stati il più possibile rassicuranti: «Oggi Tekfor ha compiuto un passo fondamentale al fine di dare continuità al proprio futuro». E in un passaggio successivo Peiretti ha precisato che «la procedura, oltre a proteggere l'azienda da eventuali azioni di terzi o da meccanismi automatici di adeguamento previsti dalla legge italiana, offre la possibilità di disporre di una maggior liquidità e di un miglior flusso di cassa, a favore delle esigenze di amministrazione corrente e di risanamento».

 

In sostanza, la richiesta di concordato con riserva mette l'azienda al riparo dal fallimento, in attesa di un piano di riassetto finanziario e industriale e di completare la vendita. «Questa azione offre ai potenziali investitori una serie di importanti garanzie», sostiene l'azienda. La procedura è analoga a quella presentata a suo tempo dalla pinerolese Galup e non molto diversa dallo "scudo protettivo" previsto dalla legge tedesca e di cui ha usufruito nei mesi scorsi in Germania il gruppo Neumayer  cui Tekfor fa capo.

 

L'ordinaria amministrazione e la gestione della società rimangono in capo all'attuale management, che avrà un tempo limitato (tra i sessanta e i centoventi giorni, prorogabili di altri sessanta) per formulare il piano. Quest'ultimo, spiega Tekfor, «nei prossimi mesi dovrà essere definito e asseverato da un esperto esterno e sottoposto all'approvazione dei creditori o all'accordo con i principali fornitori, a seconda della procedura utilizzata». Infine il piano stesso avrà bisogno dell'omologazione del Tribunale per diventare operativo.

 

Peiretti ha chiesto «la collaborazione di tutti», per un «obiettivo finale» che è quello «di aprire un percorso positivo verso un definitovo risanamento di Tekfor Italia, rendendola un'azienda solida e competitiva». I rappresentanti sindacali, da parte loro, stanno esaminando in queste ore la comunicazione dell'Ad, e le leggi di riferimento prima di esprimere un giudizio.

Luca Prot
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