Tribunali: grandissima apprensione
Ore concitatissime e di enorme preoccupazione, quelle che si stanno vivendo in Tribunale a Pinerolo, sul cui destino sta decidendo il Consiglio dei ministri. I dipendenti promettono di presidiare il Palagiustizia a rischio di soppressione, nonostante che la legge delega prevedesse la salvezza delle sedi dei capoluoghi di Provincia e dei tribunali submetropolitani (per intenderci Pinerolo e Ivrea). I magistrati hanno già inviato al Ministro Severino un documento per chiedere conto di questo repentino cambio di rotta, interpretabile come un vero colpo di mano di natura squisitamente politica e non certo fondato su criteri di oggettività. Nella lettera, firmata dalla presidente Simonetta Rossotti, dal sostituto procuratore Ciro Santoriello e dal presidente dell'Ordine degli avvocati Alfredo Merlo, si fa pure presente che, a proposito di risparmi di spesa, i lavori per l'ampliamento dei nostri uffici giudiziari sono quasi terminati e sono stati finanziati (per circa 700mila euro) proprio dal Ministero che ora vorrebbe chiudere il Palagiustizia. Vien da chiedersi: la mano destra non sa quel che fa la sinistra? Concetti ribaditi con grande forza in queste ore, anche dal sindaco Eugenio Buttiero attraverso l'ennesima missiva inviata alla Severino. «L'abolizione di tutti i tribunali non provinciali, pur non condivisibile e non rispettosa della legge delega, avrebbe comunque una ratio: ma se così non sarà e ad esempio venisse mantenuto il Tribunale di Ivrea (come qualificate notizie di stampa hanno riportato, ndr), non potremmo accettarlo: sarebbe una decisione ridicola», sintetizzano in sostanza Giorgio Merlo e Lucio Malan che, pur su schieramenti contrapposti, stanno facendo insieme la battaglia "pro tribunale".
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Paola Molino