Soppresso il Tribunale di Pinerolo: le reazioni

Venerdì 6 Luglio 2012 - 15:30

La notizia dell'accorpamento del Tribunale di Pinerolo con quello di Torino, ha gettato nello sconforto più d'uno e acceso l'indignazione di molti, che oggi si dicono pronti a "fare le barricate". Ecco una breve carrellata di reazioni "a caldo".

Eugenio Buttiero, sindaco di Pinerolo, si è già speso molto per la causa del tribunale, ma promette di non fermarsi qui, coinvolgendo ogni possibile parte in causa. «Destra o sinistra non importa. Questo è un vergognoso ed ingiusto impoverimento di tutto il territorio».

Lucio Malan, senatore pdl: «La soppressione del Tribunale di Pinerolo è un'assurdità, un'ingiustizia, uno spreco di denaro pubblico. Mi batterò con forza contro questo sopruso. Il decreto deve ancora passare a Senato e Camera».

Ciro Santoriello, sostituto procuratore: «È la conseguenza di un modo segreto di fare le cose: certe scelte non vengono discusse democraticamente e questo è il risultato. Non essendo capaci di resistere alla pressioni, si sceglie di agire in modo "carbonaro". In pochi giorni sono state date tre versioni diverse». Un colpo di mano che per il magistrato potrebbe «ancora essere ribaltato». Certo serve la coesione di tutto il territorio.

Sergio Cellerino, avvocato: «Si tratta della consueta irrazionalità con cui si amministra il problema delle circoscrizioni giudiziarie». Poi l'affondo: «Cosa hanno fatto i parlamentari locali? dov'erano? non hanno sorvegliato il cammino del provvedimento?»

Alfredo Merlo, presidente dell'Ordine degli avvocati di Pinerolo: «Quale criteri hanno adottato per abolire i nostri uffici? È vergognoso: sono stati ignorati i principi della legge delega». 

Giovanni Genovesio, coordinatore pdl del Pinerolese: «Ci siamo sempre battuti per il Tribunale e continueremo a farlo».

Fedele Mandarano, segretario Camera del lavoro di Pinerolo: «Si tratta di un altro danno per i lavoratori del territorio, perchè questo Tribunale é molto attivo ed efficiente anche sulle cause di lavoro, se la decisione verrà confermata sarà più difficile far valere i propri diritti; dispiace che una scelta così importante non sia stata fatta su criteri oggettivi, ma per compiacere il politico di turno con interessi elettorali ad Ivrea».

Laura Zoggia, sindaco di Porte: «È incostituzionale perchè il decreto legge stabiliva che venivano salvati i tribunali submetropolitani e così non è stato. Inoltre è ingiusto perchè è stato salvaguardato il tribunale di Ivrea a scapito del nostro, anche se i numeri andavano in direzione opposta. Ancora una volta, purtroppo, è prevalsa la politica».

Claudio Bertalot, sindaco di Torre Pellice: «Al di là della necessità di tagliare, che da amministratore capisco, tutte le scelte rientrano in una logica in cui contano esclusivamente i numeri e non la collocazione fisica e territoriale delle strutture: vale per il Tribunale, ma anche per gli ospedali, i trasporti… Chi governa, chi detta le regole, ha una visione eslcusivamente metropolitana. Non ha idea, insomma, di cosa voglia dire fornire dei servizi in un territorio vasto e ampio». Esistono delle eccezioni: «Ma purtroppo non sono ispirate alle reali esigenze territoriali, quanto a logiche di tipo diverso». Il caso del salvataggio del Tribunale di Ivrea è emblematico.

Lucia Sorbino
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