La Torre che vuole vivere: «È stato bellissimo»

Dopo le polemiche sul disturbo recato dalle "Notti bianche"

TORRE PELLICE - «Davvero in cambio di poche ore di sonno saremmo disposti a rinunciare a tutto questo? Io non credo!». Si conclude così la lettera che campeggia nell’edicola di Franco Pallard, uno dei tanti commercianti del centro di Torre Pellice che ha partecipato alle Mezze notti bianche e che ha risposto alle critiche fioccate in questi giorni.
La seconda edizione di "Fuori orario", conclusasi la scorsa settimana, ha avuto un successo ben superiore alle più ottimistiche previsioni. «In 29 anni che abito a Torre Pellice non ho mai visto così tanta gente tutta assieme!» sorride Rachele Angelini, tra le organizzatrici. Le sette serate - conclusesi, tranne un’eccezione, entro la mezzanotte - hanno infatti portato una fiumana di residenti, turisti e curiosi tra le strade del centro a mangiare, ballare o fare due passi in compagnia.
Divertimento e decibel - «A chi si è lamentato della musica rispondo: se non riuscite a dormire, invece di chiudervi in casa scendete a fare festa! - suggerisce Antonio Canedo Cervera -. Non è vero che gli anziani non hanno apprezzato: io ho 70 anni e mi sono divertito come un matto!».
Anna Bima, residente nel centro storico di Torre, muove invece alcune critiche alle modalità di svolgimento delle serate: «Musiche molto diverse nei diversi punti del paese hanno determinato una cacofonia insopportabile. Il rispetto del bene comune passa anche attraverso il controllo dei decibel. Non credo di essere la sola a pensare queste cose, ma non tutti se la sentono di esporsi. Io durante quelle nottate sono stata male e voglio farlo presente». 
Il presidente della Pro loco Mario Fina si è reso disponibile a «indire una riunione pubblica in cui si discutano assieme le questioni che hanno infastidito, prima tra tutte la questione dei decibel» (approfondimento nell'edizione in edicola)

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Paola Molino