Torre Pellice: accoltellò ed uccise l'amico romeno, condannato a 10 anni
TORRE PELLICE - «Non ho colpito per uccidere, è stato solo per rabbia». Come in un raptus. Razvan-Adrian Cristea, 22 anni compiuti a novembre, l'aveva confessato subito, prima ai Carabinieri e poi al giudice delle indagini preliminari.
Era la sera di martedì 6 settembre dello scorso anno: esasperato dalle pesantissime provocazioni a sfondo sessuale pronunciate nei confronti dell'ex-fidanzata, Cristea prende un grosso coltello da cucina e lo affonda nel petto di un suo connazionale rumeno, il 31enne Mihaita Dajbog, che in quei giorni lo stava ospitando. approfondimenti nell'edizione in edicola)
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Vogliamo offrire un giornalismo che sia presidio di cittadinanza e di democrazia, forza trainante per il territorio, strumento per comprendere cosa succede nella nostra società e nel mondo.
Paola Molino
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