Proseguono le razzie di rame nei cimiteri
Prosegue il furto di rame nei cimiteri della provincia. Dopo Pinerolo - depredate 400 tombe in una notte - le razzie di fioriere, grondaie e arredi sacri, sono proseguite ad Airasca, Vinovo, Bricherasio, Candiolo, Castagnole…
Ovunque è stato seguito lo stesso copione. Ma cosa viene fatto di quest'oro rosso sottratto anche dalle linee ferroviarie? Come viene reimmesso nel mercato? «Il rame si lavora a basse temperature e si può facilmente trasformare non necessariamente nelle fonderie», spiega un fabbro. «I "ramaioli" lo pagano 2 o 3 euro al chilo», ci dicono in un'azienda del Canavese, mentre le quotazioni del mercato lo danno a 8,4 euro. Ma non tutto viene fuso: è possibile che le fioriere, dopo una lucidata, siano rivendute. (approfondimenti nell'edizione in edicola)
Paola Molino