Il sindaco stoppato dai suoi

Garzigliana, voleva raddoppiare gli assessori
Coalova: «Era solo una proposta» - Addizionale Irpef invariata

GARZIGLIANA - Non è passata la proposta di modifica dello statuto comunale - presentata dal sindaco Piergiorgio Coalova - che prevedeva l’estensione della Giunta da due a quattro assessori.

Al Consiglio di Garzigliana di venerdì scorso solo in tre hanno votato favorevolmente: oltre a Coalova, i consiglieri Galliano e Ferrero. Il resto della maggioranza, ad eccezione di Cardone, che si è astenuto, ha votato contro, così come la minoranza (con Picco assente). La ragione della proposta? «Un maggior coinvolgimento della popolazione nell’attività dell’Amministrazione» ha spiegato Coalova.

Le motivazioni del voto dell’opposizione sono state sintetizzate da Alloa: «Un decreto legge dello scorso gennaio va nella direzione della riduzione dei costi della politica e impone il taglio dei consiglieri comunali a partire dal 2011. L’aumento degli assessorati in un Comune così piccolo non ci sembra in linea con le direttive nazionali».

Dai banchi della maggioranza una riflessione simile viene fatta dalla consigliera Falco: «Una modifica del genere non mi sembra opportuna, visti i numeri del Comune». Coalova incassa e commenta: «Era solo una proposta, portata in Consiglio proprio perché se ne discutesse».

Unanime invece il voto per l’altra modifica proposta dal sindaco, l’abrogazione del secondo comma dell’art. 17, che vieta la nomina ad assessore a chi abbia già ricoperto la carica per due mandati. Tutti concordi nel ritenere che sia una norma eccessivamente restrittiva per un Comune di poco più di 500 abitanti.

Il resto del Consiglio è stato occupato dal bilancio comunale, che si attesta in pareggio a quota 999.927 euro, con oltre 503.000 euro di spese correnti. «Cifra altissima» è il commento della minoranza, che nota come gli incarichi esterni siano costosi. Sindaco e segretario spiegano però che il modo in cui si è mossa l’Amministrazione negli ultimi anni era l’unico che consentisse di contenere i costi. A causa di un’impiegata in aspettativa, infatti, la pianta organica non consente altre assunzioni.

Confermata anche l’addizionale Irpef allo 0,7 per cento, come lo scorso anno.

Voto contrario dell’opposizione per entrambi i punti: «Con questo bilancio non si vede nessuna luce per gli anni futuri. Alcune voci sono addirittura riportate da un anno all’altro e mancano nuovi investimenti. Per quanto riguarda l’Irpef, sarebbe stato incoraggiante un segnale da parte dell’Amministrazione. Una riduzione allo 0,5 per cento, per esempio, non avrebbe creato dissesti alle casse del Comune, ma avrebbe giovato ai residenti».

Le risposte del sindaco: «Prendo atto della vostra posizione, ma l’addizionale è una tassa sul reddito. Paga di più chi guadagna di più. Anche un piccolo Comune come il nostro risente della crisi economica».

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Paola Molino