Eredità olimpica o rendita di posizione?

Una tesi retrospettiva rivolta al futuro
Una

Archiviata anche la coda paralimpica di Vancouver 2010, "L’evento olimpico nello sviluppo territoriale del Pinerolese", relazione di laurea in Economia e gestione delle imprese discussa presso la Sumi di Pinerolo da Sonia Perotto, docente villafranchese di scuola primaria, offre una retrospettiva interessante su Torino 2006.

«Il lavoro - spiega - ha coinvolto varie personalità legate alla macchina organizzativa con lo scopo di presentare l'evento in relazione al suo impatto in termini di crescita economica e di sviluppo del Pinerolese». La promozione del marketing territoriale ha indotto gli enti locali a porre in vetrina i loro principali punti di forza, tra cultura e natura, tra tecnologia e tradizioni. In questo senso il logo realizzato dal Toroc è stato testimonianza e sintesi di fattori identitari. «Va ricordato che sfruttando l'occasione olimpica, Valli di Susa e Pinerolese hanno siglato il Progetto integrato d’area, all’insegna di spinte collaborative già indicate dai rispettivi programmi».

Il concetto di "eredità olimpica" caratterizza la seconda parte del lavoro di Sonia Perotto. «L'Olimpiade ha consegnato al Pinerolese "eredità" ora al centro di processi di riterritorializzazione diffusi in modo più o meno marcato su tutto il territorio. Alcuni si concentrano sui luoghi, sedi di strutture olimpiche, altri hanno carattere più diffuso (infrastrutture viarie e di servizio, eredità immateriali…). Siano esse materiali o immateriali, sono percepite come risorse per progettare il futuro… La capacità di prevedere il riutilizzo alternativo di opere e competenze acquisite, segna la distinzione tra territorio di contesto e territorio di progetto. Le interviste (a Mario Piovano vice-direttore dell’Agenzia Torino 2006, a Pier Paolo Maza amministratore unico di Torino olympic park e a Valter Marin, all’epoca sindaco di Pragelato, ndr) segnalano la volontà di realizzare un territorio di progetto, e la contemporanea difficoltà nel far incontrare la realtà di pianura e di montagna. Emerge un Pinerolese che sa proporsi coeso, capace di promuoversi in un’ottica di rete e di sistema, ma anche la presenza di differenze che potrebbero essere risorse ma spesso si rivelano debolezze… L'eredità olimpica - conclude - non è una rendita di posizione ma semmai, un capitale di rischio, da investire con oculatezza, ma anche con rapidità e con rinnovata capacità di progetto e di coordinamento». Il felice motto di Torino 2006 era "Passion lives here". Mettiamolo in pratica.

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Paola Molino