L'incognita e l'amarezza del territorio

È merito di Roberto Cota, 42enne avvocato di Novara, aver vinto o ha vinto per demerito di Mercedes Bresso, la "zarina" che ha governato il Piemonte con il pugno di ferro?

Azzardo una risposta: la sconfitta è soprattutto colpa della Bresso e del suo entourage, un po' supponente, che si sono attorniati di un caravanserraglio - a fini elettorali - che i risultati hanno confermato non sufficientemente credibile. Ha voluto imbarcare tutti, partiti di prima e seconda "scelta". Di prima scelta quelli a cui avrebbe garantito un posto in Giunta (che delusione questo Udc ridotto a brandelli che pure aspirava alla vice-presidenza) e di seconda scelta (penso a Rifondazione comunista e dintorni, che valgono più o meno un Rabellino qualsiasi), che dovevano soltanto portare semi nel granaio, accontentandosi dopo di qualche presidenza di Commissione regionale.

Un altro errore - oltre a quello di aver dimenticato che il Piemonte non è solo Torino - è stato anche quello di aver sottovalutato la presenza di una lista di Grillo con tratti politici un po' confusi, ma certamente poco vicini al centrodestra e più prossimi ad un elettorato di centrosinistra. La Bresso evidentemente ha sbagliato i conti.

Vince dunque Cota, che è un'incognita al 100 per cento. Con gli slogan non si fa amministrazione anche se - a livello nazionale Berlusconi insegna - gli spot elettorali hanno ancora un loro peso. Ma onestà vuole che un giudizio - al di là delle valutazioni politiche - possa essere rinviato ai prossimi mesi, quando Cota avrà messo in piedi una squadra e lo vedremo al lavoro, ricordandogli che è proprio il lavoro oggi il problema numero uno.

C'è, infine, un senso di amarezza che traspare da questo risultato elettorale. Il Pinerolese non ha più saputo esprimere alcun rappresentante locale. Forse verrà ripescato qualcuno (è il caso della Corda della Lega se uno degli eletti diverrà assessore). Comunque sia il Pinerolese ne esce fortemente indebolito. Non ha una "voce" ed è anche la conseguenza di una marginalizzazione del territorio che deve preoccuparci tutti. Non ci sono uomini e donne ma neanche un progetto che sia espressione del territorio.

Se Cota ha vinto, diciamolo francamente, il Pinerolese ha perso.

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Paola Molino