PINEROLO - Far tornare le auto nel centro storico. Almeno di mattina. È questa la proposta del consigliere Pdl Massimiliano Puca, firmatario di una mozione presentata in Comune. L'obiettivo? Tutelare il commercio, sempre più in sofferenza nella città vecchia.
L'idea trova concordi alcuni esercenti (che da tempo chiedono di rivedere la Ztl per garantire un maggiore afflusso di clienti). Il sindaco si dice possibilista, «ma con riserva: una simile soluzione va ponderata sulla base di dati concreti e non di sensazioni».

Giovani ragazze, anche minorenni, costrette a prostituirsi. In alcuni casi picchiate, minacciate, violentate. Obbligate ad assumere cocaina per essere più disinibite. Da quanto hanno potuto appurare i Carabinieri del Nucleo operativo di Pinerolo erano almeno sette, tra i 17 e i 22 anni, quelle indotte alla prostituzione nella zona di Pinerolo. Tre erano minorenni. Dovevano lavorare in strada (anche lungo la Provinciale di Frossasco), o a casa dei clienti, anche a Sanremo e St. Vincent.

Entra nel vivo proprio oggi pomeriggio (ore 14,30) il processo relativo a una vicenda che nel Pinerolese ha sollevato un enorme scalpore. Una storia che ha mosso tv e giornali nazionali, seguita in presa diretta per giorni e giorni e che oggi ha avuto già un epilogo: la chiusura del nido "Nel paese delle meraviglie" di via Alliaudi.

Fotografati per voi. Per i fans più accaniti della Maschera di Ferro, la rievocazione storica che per due giorni - oggi e domani - regalerà a Pinerolo un tuffo nel Seicento, ecco una piccola anteprima. Il nostro fotografo Dario Costantino ha immortalato ieri sera in via Principi d'Acaja l'allestimento delle due postazioni più attese: la cella del prigioniero misterioso e la novità di questa edizione, il bordello del Seicento.Continua a leggere

PINEROLO - Dopo otto anni di progettazione e tre di realizzazione, la chiesa intitolata a Madonna di Fatima ha inaugurato domenica scorsa il prezioso organo meccanico a tre tastiere fabbricato dalla bottega organara Dell’Orto e Lanzini di Arona. Non è cosa da poco: è anzi quasi un atto di resistenza civile in periodo storico caratterizzato dalla pochezza culturale e dalla programmazione inesistente o abborracciata (non solo nei campi del sapere). (approfondimenti nell'edizione in edicola)

Nella maggioranza si continua a discutere del futuro dell'area sotto Monte Oliveto. Sabato scorso nuovo incontro al vertice, per parlare di vari temi, ma anche per un'ulteriore valutazione della decisione, presa la scorsa settimana, di ricorrere al Consiglio di Stato. Molti esponenti della coalizione si sono chiesti infatti il significato preciso di questa mossa, indicata dal sindaco Buttiero.