Universiadi, i sindaci del Pinerolese lanciano l'allarme: «servono risorse certe e immediate»

Universiadi, i sindaci del Pinerolese lanciano l'allarme: «servono risorse certe e immediate»
Venerdì 31 Marzo 2023 - 15:16

Sulle Universiadi del 2025 i comuni del Pinerolese lanciano l'allarme coperture economiche. “L'appuntamento del 2025 rappresenta un’occasione importante per i nostri territori e, al contempo, un volano per rafforzare e consolidare la vocazione sportiva e turistica dei rispettivi Comuni sedi di gara. Ma, accanto alla valenza di questo evento internazionale, non possiamo non richiamare adesso l’attenzione sulla necessità di avere quelle risorse necessarie ed indispensabili per qualificare ed accompagnare la positiva realizzazione delle stesse Universiadi"-ammoniscono Giorgio Merlo, Sindaco di Pragelato e Consigliere nazionale Anci, Luca Salvai, Sindaco di Pinerolo e Marco Cogno, Sindaco Torre Pellice.

Continuano i tre primi cittadini: «Certo, ogni singolo territorio sede di gara presenta criticità e richieste diverse. Ma l’elemento comune è che l’evento sportivo si può dispiegare nella sua piena interezza e potenzialità se gli enti pubblici interessati, in primis la Regione Piemonte, garantisce quelle risorse per accogliere le richieste dei singoli Comuni - seppur misurate e ponderate - che si rendono necessarie per la stessa realizzazione dell’evento sportivo. In discussione, infatti, non ci sono opere ed infrastrutture che rischiano poi di pesare sui bilanci dei singoli Comuni o di essere un peso per i rispettivi territori ma, al contrario, interventi che qualificano gli impianti che saranno teatro di gara e che semplicemente sono necessari". Merlo, Salvai e Cogno concludono: «Serve rispettare anche e soprattutto il cronoprogramma della fase progettuale e dell’apertura dei relativi cantieri: è quantomai urgente conoscere e sapere con certezza le risorse finanziarie che saranno stanziate dagli organismi istituzionali competenti. Il tutto, come sempre, in un clima di piena collaborazione politica ed istituzionale».

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Paola Molino