Frossasco: il dibattito sul procedimento in corso con il Gse si sposta sul web

Frossasco: il dibattito sul procedimento in corso con il Gse si sposta sul web
Venerdì 5 Agosto 2022 - 15:22

Dopo il Consiglio comunale di venerdì scorso, si è spostato sul web il dibattito riguardante la richiesta al Comune di Frossasco, da parte del Gse - Gestore Servizi Energetici, di circa 5 milioni di euro di incentivi relativi all'impianto fotovoltaico di via Piscina. La minoranza Vivere Frossasco - che durante la seduta ha contestato all'Amministrazione di non aver risposto alle osservazioni del Gse nel gennaio 2020 e di non aver richiesto la sospensione degli incentivi in via preventiva - ha pubblicato sulla sua pagina Facebook un aggiornamento con la versione integrale della lettera che la consigliera Rosanna Napoli ha inviato lunedì scorso a L'Eco del Chisone. Intanto, il sindaco di Frossasco Federico Comba ha ritenuto necessario «rendere puntuale conto della questione e delle conseguenti azioni amministrative» in un comunicato uscito ieri, giovedì 4 agosto, sul sito istituzionale del Comune. L’impianto, lo ricordiamo, è stato costruito nel 2010/2011, è entrato in esercizio il 22 maggio 2012 ed è stato riconosciuto beneficiario di tariffe incentivanti Gse il 6 agosto 2012 (durante l'Amministrazione Cuccolo, con assessore Castellino, che oggi siede in Consiglio comunale nelle fila della minoranza Vivere Frossasco).

«Dopo l’avvio del procedimento di verifica nel 2016 - si legge nel lungo comunicato -, il 24 gennaio 2020 Gse ha rilevato che "...la ricostruzione dei fatti mostra in modo inequivocabile che i terreni ove è stato realizzato l’impianto non erano tutti di proprietà del Comune di Frossasco almeno sino al 18 maggio 2012, vale a dire quattro giorni prima della data di entrata in esercizio dell’impianto, al fine di poter usufruire delle modalità di accesso diretto all’incentivazione previste per i "piccoli impianti" ed eludere così l’obbligo di iscrizione al Registro dei "grandi impianti". Tutto ciò premesso e considerato, il Gse invita il Comune di Frossasco a fornire in merito osservazioni, in forma scritta, eventualmente corredate da documenti, nonché copia di documentazione...". […] Con l’assistenza di un legale incaricato, il Comune ha riscontrato la comunicazione inviando la documentazione richiesta. Il 24 febbraio 2022 Gse ha comunicato al Comune, a Città Metropolitana e a Solaris Tech srl (costruttore e manutentore dell’impianto) la conclusione del procedimento contestando l’elusione dall’obbligo di iscrizione al Registro dei "grandi impianti" previsto dal Decreto, unicamente in virtù dell’acquisizione dei terreni "inequivocabilmente attuata al solo fine di accedere alle tariffe incentivanti", classificando la violazione come "rilevante", tale da comportare "per l’impianto in oggetto la decadenza dal diritto alle tariffe incentivanti di cui al Decreto". Il Gse è tenuto a recuperare integralmente gli incentivi percepiti secondo le modalità che saranno rese note con successiva comunicazione"».

Nel comunicato si ricostruiscono i passaggi successivi: il Comune ha presentato ricorso al Tar del Lazio con richiesta di una misura cautelare, la misura cautelare è stata rigettata, il Comune ha presentato appello al Consiglio di Stato e con ordinanza del 20 luglio 2022 il Consiglio di Stato ha accolto l’appello cautelare. «Con i legali incaricati, siamo quindi in attesa della fissazione, nei prossimi mesi, dell’udienza finale di trattazione della causa avanti al Tar del Lazio - si spiega nel comunicato -. La sentenza sarà appellabile al Consiglio di Stato. L’avanzamento della procedura legale, con le varie fasi sopra descritte, ha avuto degli inevitabili risvolti sulla gestione finanziaria del Comune; la natura e l’entità del rischio economico a carico del Comune è stata valutata di concerto tra legali, revisore dei conti e funzionari comunali in base alle normative vigenti e tenuto conto di indicazioni controverse della giurisprudenza, determinando l’obbligo di accantonare un congruo fondo rischi che, per la composizione del bilancio comunale, ha reso necessario un aumento delle imposte per l’anno 2022 (Imu e Addizionale Irpef). Come Amministrazione confidiamo che la procedura seguita negli anni 2010/2012 sia valutata positivamente senza ombra di dubbio, pena un gravissimo danno per la nostra comunità».

Infine, il sindaco sottolinea: «Rigetto totalmente l’affermazione della minoranza secondo cui "l’Amministrazione Comba avrebbe dovuto attivarsi sin dal 2016 per prevenire l’attuale situazione di rischio finanziario". Nel 2016 non si ravvisava alcun motivo di allarme, nel 2020 le argomentazioni avanzate dal Gse sono parse infondate, come a nostro avviso sono a tutt’oggi, per cui l’ipotesi di "chiedere la sospensione degli incentivi in via preventiva" sarebbe stato un atto autolesionistico non sorretto da alcuna norma».

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Paola Molino