Scuola, passo indietro della Regione sul calendario scolastico: la Festa dei Valdesi per le scuole è salva.

Scuola, passo indietro della Regione sul calendario scolastico: la Festa dei Valdesi per le scuole è salva.
Lunedì 18 Luglio 2022 - 14:22

Fino a poche ora fa il calendario scolastico ufficializzato dalla Regione Piemonte per l'anno scolastico 2022/23 non prevedeva la possibilità di sospendere le lezioni il 17 febbraio, tradizionale festa dei Valdesi per celebrare la firma delle Lettere Patenti e il riconoscimento dei diritti civili e politici per i cittadini di fede valdese promulgato da Re Carlo Alberto nel 1848. Per il territorio pinerolese, e soprattutto per le valli Pellice e Chisone, questa data è particolarmente sentita da intere comunità e infatti una deroga speciale offriva la possibilità alle scuole delle valli valdese di modificare il calendario scolastico per far vivere agli studenti la festività. Quest'anno invece tale possibilità non era contemplata, come indicato da una circolare dell'assessorato all'Istruzione

Il blocco deciso dalla Regione in breve tempo ha fatto innalzare le proteste, la Consigliera Regionale Pd Monica Canalis, insieme al sindaco di Torre Pellice e consigliere metropolitano Pd Marco Cogno hanno fatto appello al presidente Alberto Cirio e al Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Stefano Suraniti: «Purtroppo, a differenza degli anni passati, la Giunta Cirio ha negato agli Istituti scolastici della Val Pellice e della Val Chisone, dove vive la maggior parte dei Valdesi presenti in Piemonte, di sospendere le lezioni il 17 febbraio. Grazie all’autonomia scolastica, il collegio docenti e i consigli degli istituti scolastici delle Valli Valdesi hanno sempre deliberato di sospendere l’attività scolastica il 17 febbraio, in quanto giorno di festa della chiesa valdese. Speravano di poter fare altrettanto per l’anno scolastico 2022-2023, invece si sono trovati di fronte un muro di rigidità e di totale incomprensione, in spregio delle comprovate ragioni storico-culturali specifiche del territorio e che, più in generale, potrebbero sensibilizzare tutti i cittadini piemontesi al rispetto delle minoranze. Si corregga l’errore e si mantenga vivo lo spirito plurale e accogliente che, da secoli, contraddistingue il nostro Piemonte. La sospensione dell’attività didattica il 17 febbraio ha un importante valore storico, culturale e religioso per il nostro territorio. Non concedere la sospensione sarebbe un passo indietro nella storia». 

Tempo poche ore di fermento e l'assessore regionale all'Istruzione Elena Chiorino ha inviato comunicato il passo indietro definitivo della Regione per salvare il 17 febbraio: «Il calendario scolastico è un riferimento per tutti, finalizzato a garantire uniformità e continuità delle attività in classe, anche e soprattutto nell’interesse delle famiglie, ciò non preclude la piena autonomia delle scuole che hanno la facoltà di stabilire adattamenti al calendario, in relazione a esigenze derivanti dall’ampliamento del piano dell’offerta formativa e a specifiche esigenze ambientali. Le scuole, quindi, possono definire delle progettualità legate a tradizioni locali o eventi strettamente collegati al proprio territorio adattandone così l’attività scolastica». 

Non si è fatta attendere l'ultima replica di Monica Canalis e Marco Cogno e la richiesta di ritirare ufficialmente la circolare: «Bene la retromarcia dell’assessore Chiorino, ma ora proceda concretamente a ritirare la circolare del suo assessorato che vietava perentoriamente ogni eccezione territoriale e ambientale. L’autonomia scolastica non può essere soggetta a dimenticanze o violazioni. È una prerogativa di legge degli istituti scolastici che nessuna fonte normativa inferiore può surclassare, tantomeno note, circolari o pareri regionali. Il calendario scolastico regionale deve tenere conto dell'unitarietà regionale per le famiglie e la gestione dei servizi scolastici (trasporti, mense, doposcuola...), ma le scuole possano operare revisioni sull'offerta formativa. Così come richiesto dalle scuole di val Pellice e Chisone e negato dalla circolare regionale incriminata». 

 

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Paola Molino