Ballottaggio, a Pinerolo ore di trattative frenetiche, tensioni nelle coalizioni

Il risultato delle elezioni, con due candidati giunti a poche lunghezze uno dall'altro, costringe coloro che hanno raggiunto il diritto a giocarsi la poltrona di sindaco al ballottaggio, ovvero Giuseppino Berti per il centrodestra e il sindaco uscente Luca Salvai, a tentare di ottenere l'appoggio di chi è rimasto escluso. Il più attivo in questo senso è sicuramente Giuseppino Berti, colui che a conti fatti parte svantaggiato rispetto a Salvai in termini di bacino elettorale a cui attingere nuovi consensi. Berti fin da subito ha operato un forte pressing nei confronti della coalizione di centrodestra concorrente, guidara da Giueppe Spidalieri, per ottenerne l'appoggio. Si va dal semplice endorsement ( invito a votare) al vero e proprio apparentamento con l'entrata in maggioranza o in giunta. Secondo indiscrezioni anche Salvai ha chiesto di incontrare Spidalieri.

Sicuramente poi, ad inizio settimana Salvai incontrerà anche esponenti della coalizione di centrosinistra per verificare quali spazi di manovra ci siano e soprattutto in quali termini per ottenere l'appoggio della coalizione guidata da Silvia Lorenzino che dispone di un serbatoio di voti importante, il cui approdo naturale dovrebbe essere appunto la coalizione guidata dal sindaco uscente. Indiscrezioni fanno trapelare che il Pd abbia intenzione di chiedere a Salvai di poter dire la sua sulla scelta degli assessori.

Tutte manovre che stanno creando tensione all' interno delle varie liste, sia di Spidalieri, sia del centrosinistra. Le visioni infatti non sono univoche e i distinguo sempre più palesi. Non facile stabilire anche solo chi sia deputato a trattare: i candidati sindaco oppure i capi lista (sicuramente quest'ultimi in casi di apparentamento)?. Insomma la confusione è tanta. Gli elettori poi non possono essere trattati come pacchi, altrimenti il rischio è di alimentare ulteriormente l'astensionismo.