Concorso Le scuole ci scrivono: la nuova sezione DAD per raccontarci come vivete le “distanze”

Concorso Le scuole ci scrivono: la nuova sezione DAD per raccontarci  come vivete le “distanze”
Sabato 27 Marzo 2021 - 10:06

Questa settimana il Concorso a premi per studenti “Le scuole ci scrivono” apre una nuova sezione dedicata a questo nuovo periodo di emergenza sanitaria, che ridefinisce spazi e tempi della quotidianità per ciascuno di noi, e in particolare per la fascia più giovane. Dove la Distanza è la parola chiave: a partire dalla Didattica, per passare allo sport e alle occasioni di socialità. La rete amicale, di solito allargata ai compagni di corsi sportivi o di attività di oratorio o di altri luoghi di incontro, è limitata ai compagni di classe attraverso uno schermo. Nulla è più come prima: il linguaggio non verbale è lasciato ai soli sguardi, le mascherine sono diventate un accessorio irrinunciabile, non c’è spazio per gli abbracci e i baci di saluto. Una cornice del tutto nuova, dove ridisegnare linguaggi e modalità delle relazioni sociali. Con questa nuova sezione DAD vi chiediamo di raccontarci come state vivendo questo tempo delle “distanze”, cosa vi manca di più, e cosa invece è rimasto immutato; ma anche come vi immaginate che possa influenzare il vostro futuro.

Inviateci testi (riflessioni, cronache, poesie) e immagini (disegni, fotografie), che raccontino il vostro punto di vista. Vista la situazione di emergenza sanitaria, come lo scorso anno il termine di presentazione degli elaborati del concorso è prorogato fino al termine dell’anno scolastico (11 giugno).

Scrivete a: [email protected]; fax 0121 323.444. Info complete anche sulle altre categorie di concorso: www.ecodelchisone.it/concorsi-scolastici.

Informazione al servizio della comunità e per essere comunità, da sempre questo è lo stile inconfondibile de L'Eco del Chisone: con l'emergenza Coronavirus, ora più che mai, lo sentiamo come un dovere non solo nei confronti dei nostri lettori, ma di tutti i cittadini. Perché solo insieme ce la faremo.
Paola Molino