Ristoratori stremati dalle chiusure: il Dpcm fa saltare l'incontro di Inverso Pinasca, l'adesione sarebbe stata altissima

Ristoratori stremati dalle chiusure: il Dpcm fa saltare l'incontro di Inverso Pinasca, l'adesione sarebbe stata altissima
Sabato 16 Gennaio 2021 - 15:28

L’incontro tra i ristoratori di Valle previsto per lunedì 18 gennaio nel palazzetto di Inverso Pinasca non si farà. Le adesioni da tutta la valle sarebbero state oltre il centinaio. A comunicarlo è Enrico Tron, vice sindaco di Inverso Pinasca e uno dei promotori dell’iniziativa. Lo stop è arrivato nella giornata di venerdì 15. A nulla sono valsi i ripetuti tentativi di concordare una soluzione con gli organi competenti.

 

Una riunione all'interno del salone polivalente inversino va contro le regole attualmente in vigore. Le Forze dell'ordine chiariscono che la riunione sarebbe stata possibile all'esterno, ma non in un ambiente chiuso, a prescidere dal distanziamento dei partecipanti. «Ho passato due giorni a parlare con la Digos, la Questura e con il Prefetto – spiega Tron – Mi spiace perché eravamo partiti pensando di avere dieci – venti adesioni e invece ci siamo trovati ad avere 107 prenotazioni segno che la questione è molto sentita dalla gente». 


Proprietari di bar, ristoranti, pizzerie e trattorie, preoccupati per il futuro personale e per quello delle loro attività: «Sarebbero dovuti venire nove ristoratori da Prali, dodici da Sestriere e sette – otto da Pragelato – continua il vice sindaco - Anche se lì qualcuno pareva più interessato ai ristori, forse perché ci sono altre condizioni e il sindaco è più lungimirante».

    
I sacrifici fatti in questi mesi cominciano a non essere più sostenibili, per di più senza un chiaro piano di rilancio: «È sempre più difficile spiegare che andrà tutto bene alla gente che viene in comune incazzata. Lo Stato ha dato delle regole e poi le ha cambiate in corso d’opera. Io non voglio difendere la categoria perché non son dei vergini, non sempre hanno pagato le tasse. Ma è la politica ad aver permesso loro di fare questo. Gli unici qui che non hanno rimesso un euro sono i dipendenti pubblici, i pensionati come me e il governo che nemmeno ha provato a fare tagli simbolici».


Un’assemblea tenutasi lunedì 11 gennaio ha consentito di unire le voci e mettere nero su bianco alcune proposte concrete. Se ne sarebbe dovuto discutere sette giorni dopo insieme a relatori di un certo peso come Carlo Chiama, Direttore di Confesercenti Torino, e Paolo Alberti, Segretario provinciale Cna (Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa). Per non gettare alle ortiche il lavoro di mediazione, Tron ha deciso di convocare una conferenza stampa per le ore 16,30 in sostituzione dell’incontro: «Ci saremo io, i due relatori e una piccola rappresentanza dei ristoratori. Servirà anche a togliersi qualche sassolino dalle scarpe».

 

Nella foto di repertorio: il salone polivalente di Inverso Pinasca. Per l'incontro le sedie erano state disposte secondo il distanziamento previsto dalle norme anti Covid.

Federico Giustetto
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