Sea Watch: una decina di richiedenti asilo accolti dalla Diaconia valdese

Sea Watch: una decina di richiedenti asilo accolti dalla Diaconia valdese
Giovedì 10 Gennaio 2019 - 14:51

Sono una decina i richiedenti asilo della Sea Watch, la nave dell'omonima Ong tedesca bloccata nel Mediterraneo da 19 giorni prima di poter approdare in un porto sicuro, che resteranno in Italia, accolti dalla Chiesa valdese. «Ringrazio chi, finalmente, ha contribuito a chiudere unapagina vergognosa e disumana della politica europea - ha dichiarato questa mattina il moderatore della Tavola valdese, Eugenio Bernardini a commento della soluzione al caso- . Ci occuperemo di queste  persone ricosnocendo la loro dignità, come come abbiamo sempre continuato a fare con tutti, anche con tanti italiani di cui ci occupiamo quotidianamente».  «Non conosciamo ancora i dettagli - riferisce Loretta Malan, responsabile del progetto Corridoi Umanitari per la Diaconia - ma saranno una decina di persone, dipende dalla composizione dei nuceli familiar, ma anche in questo caso  la formula sarà l'accoglienza diffusa, in apparatamenti». Non è certo, ma un nucleo familiare o due potrebbe essere accolto nel Pinerolese, i restanti in alcuni dei centri  - Milano, Firenze, Bologna, Genova, Perugia e Sicilia - dove la Diaconia è presente con numerosi programmi sociali. La disponibilità della Diaconia valdese, insieme alla Federazione delle Chiese Evangeliche, già nei giorni successivi alla richeista di aiuto della Sea Watch aveva dato la dispnibilità ad accompagnare e accoglie parte dei migranti: «Ci siamo mossi in due direzioni - riferisce ancora Loretta Malan -; con le Chiese protestanti soprattutto tedesche per creare una sorta di corridoio che portasse i richiedenti asilo in Germania, nelle città in cui c'era la disponiblità dele chiese ad accoglierli e parallelamente per essere pronti all'accoglienza in Italia».

In ambito sociale, sono  molti i fronti in cui è fortemente impegnata la Diaconia. Tra i tanti progetti del Pinerolese, ricordiamo il finanziamento del nucleo di Cure palliative presso la struttura sanitaria di Pomaretto, e a Pinerolo il contributo al Centro d'ascolto in aiuto ai cittadini in difficoltà e agli Asili notturni per l'ambulatorio di odontoiatria dedicato a pazienti con Isee basso, per cui le cure dentistiche private sono inaccessibili, ma anche il Centro per l'Autismo e la residenza per housing sociale - ce n'è un'altra a Torre Pellice - destinato a persone fragili che non possono pagare affitti a prezzi di mercato

 

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Paola Molino