Villar Perosa: vertenza Tekfor sul ciclo continuo, le risposte del capo risorse umane

Mercoledì 5 Giugno 2013 - 22:45

Dopo i due incontri in Amma per discutere l'applicazione del ciclo continuo alle Fucine dello stabilimento Tekfor di Villar Perosa, il direttore del personale Fabrizio Zanobini risponde alle dichiarazioni delle Rsu Alp che lo accusavano di aver usato espressioni ingiuriose nei confronti dei lavoratori del reparto Fucine: «Smentisco categoricamente che le affermazioni riportate corrispondano al vero, sia nella forma che nel contenuto».

 

«È stato invece detto - prosegue Zanobini - che i lavoratori dello stabilimento di Villar Perosa valgono esattamente quanto quelli di Avigliana per disponibilità e motivazione, aggiungendo il forte rincrescimento nel dover procedere al trasferimento di alcuni ex addetti Hatebur da Avigliana a Villar Perosa per sopperire alle inefficienze del reparto fucine».

Sull'incontro di ieri in Unione industriale per il ciclo continuo, Zanobini comunica che «è stato firmato un accordo per il passaggio a 20 turni del reparto Fucine di Villar Perosa. L'azienda in questi due incontri di intenso confronto è riuscita a definire con le Rsu e le organizzazioni sindacali un modello di orario che salvaguarda la possibilità di restare in famiglia la domenica pomeriggio con la necessità di stare al passo con gli orinativi dei clienti».

 

Conclude Zanobini: «Mi spiace solo che da questa intesa, inizialmente unitaria, alla fine l'Alp si sia inpiegabilmente sfilato. A parte questo, grazie alle intese coi sindacati aperti al dialogo e firmatari del contratto nazionale: Uilm, Fali, Fim e Fiom, siamo riusciti a firmare un accordo che incentivi la produttività dell'azienda e dunque che possa beneficiare dell'imposta agevolata del dieci per cento».

 

Da parte sua l'Alp annuncia il referendum che si svolgeranno domani: i lavoratori dei tre turni dovranno esprimere nel segreto dell'urna la propria adesione o meno all'accordo, «che passerà - spiegano i rappresentanti Alp - se otterrà un quorum del 50 per cento più una delle preferenze».

l.p.
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Paola Molino