Palaghiaccio sempre in sospeso

Torre Pellice, il contenzioso e la "grana" della gestione

TORRE PELLICE - Ricordate la vicenda giudiziaria che aleggia sul destino del Palaghiaccio di Torre Pellice? Il contenzioso che oppone, a colpi di carte bollate, l'Agenzia Torino 2006 - cioè l'ente che ebbe l'incarico di costruire le opere d'interesse olimpico - e l'impresa costruttrice dell'impianto prosegue. Ed è - ormai da anni - la ragione per cui non si può fruire al cento per cento dell'impianto: servirebbero importanti interventi di risistemazione; ma è evidente come, prima del pronunciamento del giudice, non sia possibile metterci mano.
Il paradosso, per una vicenda all'italiana, è che i soldi non mancherebbero. Mimmo Arcidiacono, che dell'Agenzia continua ad essere commissario, lo conferma ancora una volta: «Le risorse ci sono, essendo già state destinate a suo tempo dalla cabina di regia». Il problema è poterle utilizzare.
Proviamo dunque, con l'aiuto dell'Agenzia, a calcolare quando potrebbe giungere la sentenza di primo grado del Tribunale di Torino. Premettendo che il giudice ha chiesto un supplemento di perizia, già discusso il 17 febbraio, il 16 giugno è prevista l'udienza di precisazione delle conclusioni (a meno che le parti si accordino in precedenza). Seguirà un periodo di attesa per lo scambio della documentazione di replica. I termini dovrebbero scadere a metà ottobre.
Se tutto andrà bene, bisognerà aspettare altri 60 giorni (più le feste natalizie) per il deposito della sentenza di primo grado: «Facendo due conti, questo accadrà all'inizio del 2011», afferma Arcidiacono. Solo allora si potrà capire, sulla base di quanto dirà il giudice, come comportarsi. E non è peregrina l'ipotesi d'un appello. Per risistemare definitivamente il Pala Cotta Morandini, dunque, si prospettano tempi biblici. «Ma vi assicuro che nessuno di noi si è dimenticato del palaghiaccio di Torre Pellice», tiene a precisare il commissario dell'Agenzia.
Parallelamente, bisogna dirimere il "nodo" della gestione. La Regione - proprietaria - ha cambiato guida politica: la "patata bollente" è sul tavolo dell'assessore allo Sport e alle Opere post-olimpiche Alberto Cirio.
Torino olympic park (Top), conclusa l'ennesima stagione da gestore pro tempore, sta per riconsegnare alla Regione la struttura. Quel che succederà dopo è ancora tutto da decidere.

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Paola Molino