IL CAVALLO (VINCENTE) DI TROIA

Ciclo Allievi, ancora un corridore ligure primo nel Memorial Daniele Vaira
Possente azione e sprint d'anticipo ai duecento metri, secondo il torinese Viel

Il cavallo di Oliviero Troia è quello del monumento di fronte al Museo di Cavalleria di via Giolitti, duecento metri dal traguardo di corso Torino. Il ragazzino (si fa per dire, visto il fisico possente) di Bordighera "legge" benissimo il finale di gara, prendendo il decisivo vantaggio sul torinese Mattia Viel proprio alla rotatoria del palazzo dei cimeli.

«In volata mi distinguo, ho osato espormi e sono stato premiato», spiega l'ennesimo giovane ciclista della Riviera impostosi nel Memorial Daniele Vaira. Tre su cinque i successi liguri sotto lo striscione di Pinerolo, questione di feeling accompagnato da un'ottima presenza di pubblico.

L'acuto di Troia (terzo il giorno prima) completa un week-end in cui il Bordighera ha monopolizzato le corse torinesi nella categoria Allievi, vincendo il 1º maggio a Corio con Calzia. Dopo 1 ora e 29' alla media di 39,298, vittoria a braccia levate, cristallina e non affidata al fotofinish come nel 2009.

Riavvolgendo il nastro dei 58 km si vede animare di prima mattina la piazzetta di partenza a Piasco (75 partenti) sede di una attivissima società in cui militò Daniele Vaira, in memoria del quale da cinque anni gareggiano in linea fino all'ombra di S. Maurizio i protagonisti di una categoria che vide il figlio di papà Mario e mamma Enrica conquistare una maglia tricolore su pista. Aveva talento e grande passione Daniele, qualità unite a correttezza e dedizione (era tornato dilettante pochi giorni prima della scomparsa in un tragico incidente durante un giro in moto).

L'accurata organizzazione dell'Equipe '96 Pinerolo affiancata dall'Esperia Piasco ha trovato unanimi consensi nella bella ed emotivamente intesa premiazione conclusiva. Troia ha fatto le prove generali aggiudicandosi il traguardo volante di Revello (a Cavour e S. Luigi, primi rispettivamente Piovesan e La Rocca), poi l'avvicinamento a Pinerolo è avvenuto senza il sussulto di una fuga vera e propria ma comunque con allungamenti del gruppo in fila indiana quando la strada si è ristretta e si è fatta più tortuosa. A quel punto, dopo Garzigliana, il controllo reciproco delle compagini più accreditate ha condotto alla volata in cui, dietro ad altri due liguri (3º Fragola della Rostese Liguria e 4º lo spezzino Gessa) si è piazzato il siciliano Giovanni Amaru, proveniente dalla lontana Comiso (Ragusa). Meno male che c'era Viel.

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Paola Molino