UN VOTO PER LA VALPE DEL FUTURO

A fine aprile il rinnovo del direttivo - Fredi Gallo annuncia in anteprima: «Ho un progetto»

Le immagini della splendida stagione 2009/10 sono riposte nell'archivio della memoria (magari con l'aiuto del bellissimo dvd fotografico curato da Gill&Mon). Ma è tempo di preparare i ricordi di domani. Il direttivo dell'Hc Valpellice è in scadenza. Il presidente Roberto Barbero ha già dichiarato che non si ricandiderà. Il pool che ha condotto la Valpe nell'ultimo triennio si dice «contento dei risultati sportivi raggiunti, ma soprattutto orgoglioso della gestione finanziaria del club, che con molti oculati sacrifici ha raggiunto una stabilità di bilancio non rinvenibile storicamente». Tra i traguardi raggiunti cita la «crescita del settore giovanile, la disponibilità di molti volontari, la risposta degli sponsor, l'attenzione dei media e l'affetto di tanti tifosi».

E proprio ai suoi tifosi la Valpe, oggi, si rivolge. Chi sceglierà il prossimo direttivo - e con esso il futuro biancorosso - sarà l'assemblea dei soci. E la possibilità di associarsi per esprimere democraticamente la propria preferenza è aperta a tutti, fino al 10 aprile.

Ogni persona maggiorenne può presentare alla segreteria della Società (presso il palaghiaccio Cotta Morandini) domanda scritta di ammissione, controfirmata da almeno due soci. Il fac-simile si può ritirare sempre in segreteria o scaricare dal sito ufficiale www.hcvalpellice.com. La domanda va accompagnata da una quota di 55 euro.

Il 12 aprile, il direttivo uscente vaglierà ogni richiesta. È prevedibile - a fine aprile - un'assemblea molto affollata. In ballo c'è il destino della Valpe, cui potrà contribuire ciascuno con le proprie proposte e il proprio voto.

Senz'altro ci sarà Chiaffredo Gallo, che annuncia in anteprima a "L'Eco" la sua volontà di candidarsi: «Ho un progetto per la Valpe», dice il 60enne consulente industriale, noto in ambiente calcistico per aver ricoperto ruoli direzionali nel Luserna, nel Pinerolo (presidente per sette anni), nella Pro Vercelli e nell'Albese. «Abito a Torre da 1985, anche se il lavoro mi porta spesso lontano. Desidero fare qualcosa per la mia valle d'adozione: una zona con grandi potenzialità, ma priva di idee per il suo rilancio. Penso che una delle strade da battere sia quella dello sport: l'Hockey Valpe e il palazzo del ghiaccio sono due grandi opportunità di sviluppo».

«Già tre anni fa proposi un piano per la gestione dello stadio - afferma Gallo -. I vertici della Valpe mi risposero di essere interessati alla sola attività agonistica. Ritengo invece che il palaghiaccio possa essere gestito con profitto solo in sinergia con la squadra di hockey, magari mediante due società collegate».

Sul piano sportivo, Gallo ritiene indispensabile «mantenere la serie A, conquistata con bravura da chi ha operato sin qui. Si è invece lavorato male nella gestione del settore giovanile, dove bisogna investire in un riferimento tecnico all'altezza».

Fredi Gallo è il primo a scoprire le sue carte. Potrebbe non essere l'unico.

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Paola Molino