BIANCOBLU, RISULTATO COL MINIMO SFORZO

Promozione: il Pinerolo batte Perosa nel testacoda dopo la sconfitta infrasettimanale con il Don Bosco
Biancoblu autori di una prestazione poco convincente, i valligiani lottano e tengono il campo

PEROSA

0

PINEROLO 1

Perosa: Cullino (60' Rostagno), Ribet, Bonnin, Sanmartino, Maurino, Ciallella, Blanc (67' Breusa), Cedrino, Ruggeri, Vantaggiato (75' Barbato). Pinerolo: Odier, Rabottini, Blandizzi, Bertone, Righero, Stangolini, Bollati (76' Beltramino), Dedominici, Barison (81' Solito), Corsaro, Martin. Rete: 45' Corsaro (P).

A S. Germano il cielo è scuro. La pioggia incombe per tutta la gara, ma finisce per decidere di non rovinare il derby.

A rendere lo spettacolo di dubbio gusto ci pensa allora il Pinerolo. In fondo, i padroni di casa recitano la loro parte, riuscendo a tenere il campo e a non incarnare il ruolo di vittima sacrificale, neanche quando subiscono il tanto temuto primo gol. «Se lo prendono è finita», dicono in tribuna. Ed invece i perosini non subiscono il tracollo, anche perché la capolista, che in classifica ha 50 - sì, 50 - punti in più oggi ha poche idee, gambe e cuore.

Tra i tanti tifosi e curiosi presenti sulle gradinate ci sono molti infortunati valligiani, tra i quali Raviol, Sappè e Martina. Si parte con almeno venti minuti di ritardo, perché la terna arbitrale fa cambiare i calzettoni, rei di essere troppo simili. Tra gli ospiti, reduci dalla sconfitta casalinga con il Don Bosco, giocano Bollati su una fascia sinistra ignorata per tutti i primi 45' e Blandizzi, al centro della retroguardia. Il lavoro della difesa biancoblu si limita a controllare una buona punizione di Ruggeri all'11', respinta da Odier, e una di Giannone molto più tardi, quando il Pinerolo avrà già messo in archivio i tre punti con il diagonale di Corsaro, giunto prima del riposo. Gli altri due lampi della gara sono di Martin, che prima difende palla, si gira e conclude a rete, fermato dal direttore di gara; quindi sfrutta il cross di Solito per colpire di testa, con Sanmartino pronto a salvare sulla linea a Rostagno - Cullino era uscito per un problema alla spalla - battuto.

E al Pinerolo non resta che tornare a casa, a pensare al brutto momento, o ad un vantaggio da non delapidare. Mister Gambino è preoccupato: «Nessuna scusante, non mi capacito di una simile partita. Qualcosa mi dovrò inventare, così rischiamo». E ancora: «Insieme alla società occorre dare una scossa a diversi giocatori». Anche se le inseguitrici si annullano a vicenda (vedi la vittoria del Chisola a Dronero), anche se i punti di vantaggio oggi sono virtualmente - in caso le avversarie vincessero tutti i recuperi - ancora sei.

Informazione al servizio della comunità e per essere comunità, da sempre questo è lo stile inconfondibile de L'Eco del Chisone: con l'emergenza Coronavirus, ora più che mai, lo sentiamo come un dovere non solo nei confronti dei nostri lettori, ma di tutti i cittadini. Perché solo insieme ce la faremo.
Paola Molino