Congressi, vince Epifani ma Cgil divisa

Gli iscritti chiamati a esprimersi tra le due diverse mozioni congressuali
Plebiscito per la linea contraria al segretario tra i metalmeccanici della Fiom

Una Cgil vitale in grado di mobilitare quasi due milioni di lavoratori per esprimersi sulle strategie dei prossimi anni, ma anche un sindacato diviso soprattutto nei suoi vertici. Divisioni che, se non verranno superate all'indomani del congresso, potrebbero indebolirlo. È quanto emerge al termine del grande dibattito pre-congressuale che nei giorni scorsi ha visto i lavoratori e pensionati iscritti al più grande dei sindacati nazionali esprimersi su due mozioni in vista del congresso confederale di Rimini.

Al termine della consultazione del 20 febbraio tra le due mozioni è risultata vincente la numero uno del segretario Epifani, "I diritti e il lavoro oltre la crisi" sul documento "La Cgil che vogliamo", che aveva come primo firmatario Domenico Moccia e che rispecchiava le idee portate avanti soprattutto dalla Fiom di Rinaldini. Forse con una semplificazione eccessiva, si può dire che le due mozioni si dividevano soprattutto sull'atteggiamento da tenere verso l'esterno, in particolare con il resto del sindacato e sulla flessibilità nel discutere i contratti. Per il dialogo e il confronto la prima, più battagliera e ideologica la seconda.

Alberto Maranetto

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