«Demonizzare gli psicofarmaci è un errore»

A colloquio con lo psichiatra Emanuele Fontana, dell'Asl To3
Non vanno iperidealizzati ma sono un importante strumento di cura

Un paio di settimane fa pubblicammo la lettera di un abbonato il quale insinuava la possibilità che l'uso di psicofarmaci equivalesse al consumo di droga vera e propria, alterando pericolosamente anche l'umore delle persone che li assumono. Naturalmente, la lettera ha provocato molte reazioni, che ci hanno spinto ad approfondire il problema.

La lettera dell'abbonato ha colpito molto anche Emanuele Fontana, psichiatra apprezzatissimo e direttore della struttura di Psichiatria delle Valli Pellice e Val Chisone e Germanasca dell'Azienda sanitaria 10, al quale abbiamo anche posto alcune domande. «In particolare - riferisce il dott. Fontana - mi hanno colpito due cose: una sorta di malcelato disprezzo nei confronti delle persone che soffrono di disturbi mentali, e quell'equazione fatta per cui la malattia mentale equivarrebbe a violenza: nulla di più sbagliato». Lo dimostrano innumerevoli studi: «La percentuale di violenza è assolutamente maggiore tra le persone "sane"».

S. D'A.

(continua)
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Paola Molino