Davide e Shan, insieme sulla valanga

Pragelato, vivono a Grand Puy promossi
Brevetto anche ad un labrador di Roletto – Per loro salvare è un gioco

PRAGELATO - Si chiama unità ma è composta da due elementi: un uomo e il suo cane che, unendo tecniche, capacità e addestramenti mirati, diventano una sola cosa pronta a intervenire per ricercare persone travolte da slavine o disperse.

Dal 23 gennaio Pragelato può vantare la presenza di una nuova unità cinofila da ricerca in valanga residente sul proprio territorio.

La nuova coppia è composta da Davide Varetti, abitante della borgata Grand Puy e del suo "amico" e socio Shan, un pastore tedesco grigione.

«Vivendo da solo volevo avere una compagnia in casa - racconta Davide spiegando i motivi della sua scelta -, così ho deciso di prendermi un cane ed essendo da tanti anni nel Soccorso alpino ho voluto renderlo utile anche alla società, facendone un’Unità cinofila da valanga».

Il corso dura due anni. Prima si consegue il brevetto di classe "A" cui partecipano cani con età compresa tra i nove e i 18 mesi. Gli ammessi al secondo anno tentano di conseguire il brevetto di classe "B". Al termine i conduttori dovranno sostenere un esame pratico ed un orale per diventare a tutti gli effetti operativi, e poter così essere impiegati negli interventi di emergenza in valanga e presso le basi di elisoccorso regionali del 118.

«Abbiamo trascorso dieci giorni al passo del Tonale. Si simulano ricerche di persone nascoste in buche sotto la neve e si provano le manovre di imbarco e di sbarco dall'elicottero».

Brevetto negli stessi giorni anche per la coppia Cristina Calliero, residente a Roletto e Bacco, un labrador nero. Entrambe le unità fanno parte della stazione di Soccorso alpino Sestriere-Pragelato, insieme all'Unità cinofila da superficie Consuelo Ferrier e Zac, un incrocio di quattro anni tra un labrador e un pastore australiano, brevettato nel giugno 2009: «Sono felice di avere due unità cinofile da valanga e una da superficie nella mia squadra - commenta il capostazione Alberto Espagnol -. È importante poter contare, in caso di slavina, su cani già sul territorio e non doverli chiamare da fuori. Importante è anche la presenza di Consuelo e Zac per i mesi in cui non c'è la neve».

Il motivo per cui un cane cerca una persona è perché riconosce nell'uomo un suo conspecifico, perché è un "gioco" che ha imparato a fare già da cucciolo con il suo conduttore, leader del suo branco, e perché si trova bene all'interno della coppia e compie l'azione che il "capo" propone.

Un gioco importante che, riducendo di molto i tempi di intervento, può salvare la vita di una persona.

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Paola Molino