Gli Alpini sulle cime delle origini: l'ascensione all'Albergian

Mercoledì 20 Luglio 2022 - 19:33
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Il corpo degli Alpini nasce a Napoli il 15 ottobre del 1872, quando Re Vittorio Emanuele firma il decreto che istituisce le prime quindici compagnie di penne nere. Tre sono di stanza in Valsusa e Valchisone: a Fenestrelle, Susa e Oulx. In quest’ultima località risiede tuttora la 34ma compagnia del battaglione Susa (3° reggimento alpini di Pinerolo), che ha per soprannome "Lupi dell’Assietta". È l’unico caso che vede a centocinquant’anni di distanza una compagnia di oggi vivere esattamente nei luoghi delle origini.

E per celebrare il loro 150° compleanno, le Truppe Alpine dell’Esercito – insieme all’Associazione Nazionale Alpini – hanno lanciato l’iniziativa "150 Cime", che vede in queste settimane di luglio 1600 alpini in armi scalare 150 montagne in tutta Italia, nell’ambito dell’addestramento a muovere, vivere e combattere in quota che è tipico della specialità. Gli Alpini della 34, comandati dal capitano Federico Figliuolo, hanno contribuito all’iniziativa compiendo l’ascensione al Monte Albergian (quota 3041), pernottando in quota tra lunedì e martedì e raggiungendo la vetta in mattinata, per poi accendere i fumogeni tricolori, dopo aver recitato la preghiera dell’alpino.

Le cime di oggi sono le stesse di allora: sono cambiate le uniformi e gli equipaggiamenti – oggi moderni e all’avanguardia – ma non è cambiato l’impegnativo ambiente operativo, nel quale continuano a formarsi i soldati di montagna italiani, famosi per il loro cappello ma soprattutto per la loro solidità e versatilità, caratteristica quest’ultima che li ha resi protagonisti nei teatri operativi di tutto il mondo. La marcia fa parte nel modulo movimento in montagna estivo della brigata alpina Taurinense, che ha messo in campo dodici unità di marcia in Piemonte, Lombardia, Liguria ed Emilia, per un totale di 1200 alpini dei diversi reggimenti della brigata che affronteranno in due settimane circa 92 mila metri di dislivello complessivi. Uno sforzo notevole anche da un punto di vista logistico, con circa trecento militari che allestiranno le basi per le unità marcianti in numerose valli. Alle attività partecipano anche gli alpini in congedo, partecipando alle marce, facilitando la logistica e organizzando eventi a carattere storico e culturale.

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Paola Molino