Proseguono le iniziative per i 150 anni dell'Unità d'Italia, dopo la felice (e affollata) inaugurazione della mostra dedicata al generale Brignone avvenuta a Bricherasio lo scorso sabato (nel salone polivalente, visitabile fino al 15 maggio; orari: fer. 10-12 e 16-18; fest. 9-12 e 16-19).
Mercoledì 4 alle 21 al polivalente, conferenza del dott. Paolo Carera su "Il medico cerusico nel Risorgimento"; a seguire dott. Giuseppe Canepa su "Lo sviluppo della tecnologia delle armi nel Risorgimento", a cura del gruppo storico Reggimento "La Reine".

È stata al centro dell'annuale manifestazione "Pro loco donna" - organizzata dal Comitato provinciale Unpli di Torino e dalla segreteria regionale Unpli al castello di Moncalieri, ai 150 anni dell'Unità d'Italia - la pubblicazione "Il contributo delle donne al processo di costruzione dell'Italia unita", che raccoglie venti ricerche di altrettante presidenti di Pro loco piemontesi. Spiccano anche due pinerolesi, Marisa Rostagno di Prarostino (studio su "Giuditta Bellerio Sidoli - La donna di Mazzini") e Rita Porta di Piossasco ("Virginia Oldoini Verasis, la contessa di Castiglione").

Edizione 13 del 30/03/2011

Le iniziative

Dora Bognandi e Mario Cignoni
"Scelte di fede e di libertà. Profili di evangelici nell'Italia unita"
ed. Claudiana (euro 15)

Una raccolta di profili di italiani di tutte le condizioni sociali, culturali e lavorative che dagli anni del Risorgimento al Novecento si convertirono alla fede evangelica.
Gli eventi del Risorgimento e l’Unità conseguita nel 1861 consentirono la libera circolazione della Bibbia e l’estensione di una certa libertà religiosa in tutta la penisola, rendendo giuridicamente possibile anche in Italia una scelta di fede libera e personale.

Edizione 13 del 30/03/2011

Le date

1859, armistizio di Villafranca
La guerra franco piemontese prosegue di vittoria in vittoria ma i morti francesi di Solferino e S. Martino sono troppi e la Toscana e la Romagna insorgono per cacciare il granduca e staccarsi dallo Stato pontificio. Napoleone in accordo con Vittorio Emanuele firma l’armistizio con l’Austria. Cavour è tenuto all’oscuro. L’Austria cede la Lombardia alla Francia che la "gira" al Piemonte. Cavour si dimette, sostituito da Lamarmora. Tornerà al governo nel gennaio 1860 per indire i plebisciti in Toscana e in Emilia per l’annessione al Regno di Sardegna.

Come tutti i momenti fondanti della storia, il Risorgimento ha alimentato letture e scritture di segno spesso diverso. Basta ripercorrere le cronache delle celebrazioni per accorgersi che le attitudini sono mutate nel corso del tempo, riflettendo ogni volta le urgenze del presente.