La storia della salvaguardia di importanti opere d'arte dovuta alla devozione popolare femminile è tutta da scrivere. Varrebbe la pena incominciare dalla splendida "Madonna del Parto" di Piero della Francesca, che ha resistito per secoli (ora è esposta altrove) nel piccolo cimitero di Monterchi (dove trovò sepoltura la madre dell'artista), amorosamente vigilata dalle donne che la invocavano contro la sterilità.

CAVOUR - Nel 1561, a Cavour si scrisse una pagina importante per la storia dei valdesi e dei Savoia, ma anche per tutta l’Europa. «Il 5 giugno del 1561 - spiega il pastore di Pinerolo Gianni Genre - i delegati del duca Emanuele Filiberto di Savoia sottoscrissero, insieme ai rappresentanti dei valdesi delle valli, la “Pace di Cavour”: un trattato che concedeva ai valdesi la possibilità di praticare la loro fede, anche se limitatamente alle valli, e indicava in quali luoghi potevano farlo».

VIGONE - «Sciagurate siamo noi donne a portare il peso della guerra, partoriamo i nostri figli e li mandiamo a fare i soldati!», grida Lisistrata nell’omonima commedia di Aristofane, in scena al teatro Selve di Vigone mercoledì 15, alle 21.

Chi non cambia è perduto, o perlomeno è destinato ad un rapido e irreversibile declino. Nessuno è risparmiato. Neanche la Kodak, colosso industriale di macchine e materiale fotografico, azienda leader presente sul mercato da 131 anni. Fu proprio il suo fondatore, George Eastman, a commercializzare per primo, nel 1880, le lastre secche per i processi fotografici, e a lanciare sul mercato la prima macchina fotografica Kodak.

La Baio, rievocazione storica della cacciata dei Saraceni dalla Val Varaita, è una festa rituale che si svolge ogni cinque anni a metà dell’inverno. Costumi, percorsi itineranti dei figuranti e gran parte del cerimoniale sono fissati dalla tradizione e poco spazio è lasciato all’improvvisazione. Ogni lustro si ritorna all’anno Mille: anche le vallate alpine, così come altre aree geografiche dell’Europa occidentale, conobbero la piaga delle scorribande operate dalle orde saracene provenienti dalla Provenza.

PINEROLO - Rientrati dal teatro Sociale memori della bulimia lisztiana per ogni tipo di intersezione artistica, gli avventori del cartellone 2011-12 dell’Accademia di musica torneranno a sedersi, alle 21 di martedì 7, sulle poltrone rosseggianti della sala Patrizia Cerutti di viale Giolitti 7. In questo caso, dopo un gennaio trascorso all’insegna dei grandi nomi calati in grandi spazi esecutivi, un gradito ritorno al camerismo puro, con un interessante duo finnico-austriaco composto dal violoncellista Alexander Gebert e dalla pianista Anna Magdalena Kokits.