Culti, agapi comunitarie, spettacoli e i classici falò: piccolo vademecum tra le proposte per il 17 febbraio.

• ANGROGNA
Giovedì 16, ore 19, scuola grande del capoluogo, corteo con le fiaccole fino al falò degli Stallè. Venerdì 17, ore 9,30, cortei dal capoluogo e dal Serre, incontro al Vengìe. Ore 10,15, Culto al tempio del capoluogo. Ore 12,15, sala unionista, pranzo comunitario.
• BOBBIO PELLICE
Giovedì 16, ore 19,30, fiaccolata con partenza da piazza Caduti. Ore 20, accensione del falò al monumento di Sibaud.

Inizialmente, a partire da marzo, sarà disponibile esclusivamente per i dipendenti della Regione Piemonte, poi in una seconda fase verrà estesa anche ad enti e istituzioni, quindi (si ipotizza entro un anno) sarà fruibile per tutti i cittadini. È la Carta di credito per la cultura, la prima carta di credito pensata per sostenere le attività e i progetti delle istituzioni culturali piemontesi.

NICHELINO - Nella settimana di S. Valentino, martedì 21, il teatro Superga di Nichelino propone uno spettacolo, per la rassegna di prosa, in perfetto tema amoroso. Si tratta di "Romeo e Giulietta" di William Shakespeare nella versione della compagnia Atir, diretto da Serena Sinigaglia.
È la storia di un gruppo di ragazzi che sognavano un mondo diverso e ora, anche se non sono più ragazzi ma uomini e donne, continuano a sognarlo con la stessa disperata vitalità e lo stesso immutato bisogno di verità. (approfondimenti nell'edizione in edicola)

La storia della salvaguardia di importanti opere d'arte dovuta alla devozione popolare femminile è tutta da scrivere. Varrebbe la pena incominciare dalla splendida "Madonna del Parto" di Piero della Francesca, che ha resistito per secoli (ora è esposta altrove) nel piccolo cimitero di Monterchi (dove trovò sepoltura la madre dell'artista), amorosamente vigilata dalle donne che la invocavano contro la sterilità.

CAVOUR - Nel 1561, a Cavour si scrisse una pagina importante per la storia dei valdesi e dei Savoia, ma anche per tutta l’Europa. «Il 5 giugno del 1561 - spiega il pastore di Pinerolo Gianni Genre - i delegati del duca Emanuele Filiberto di Savoia sottoscrissero, insieme ai rappresentanti dei valdesi delle valli, la “Pace di Cavour”: un trattato che concedeva ai valdesi la possibilità di praticare la loro fede, anche se limitatamente alle valli, e indicava in quali luoghi potevano farlo».