Ciclismo, grande ritorno di Jacopo Mosca: da sabato 24 farà la Vuelta 2019 in maglia Trek

16/08/2019 - 20:26

Jacopo Mosca ha iniziato il conto alla rovescia che lo porterà sulla pedana di partenza della Vuelta di Spagna. Non c’è che dire: una seconda parte in grande stile per l’osaschese, ingaggiato da injzio agosto da una compagine di primissimo piano come la Trek Segafredo, con cui ha siglato un accordo fino al 31 dicembre 2019. La squadra in cui gareggerà dal prossimo anno Vincenzo Nibali avvicina l’appuntamento iberico con un roster in cui gli italiani sono rappresentati anche da Gianluca Brambilla e pare poter ambire ad animare la corsa ed a mettere nel mirino le singole tappe (capitani come Porte e Mollema si sono dedicati alla prima parte dell’annata). Mosca, in queste ore impegnato al Tour of Utah con ottime sensazioni, ritrova un grande giro, lui che al secondo anno da professionista aveva disputato la corsa rosa con la Wilier Triestina. “L’attenzione riservatami dalla Trek mi inorgoglisce e genera grandi stimoli. Credo di aver dimostrato di saper interpretare le tre settimane di gara con versatilità di compiti, mettendo in mostra spirito collaborativo (pienamente visibile in queste ore al servizio dello statunitense Steetina e del danese Eg)e propensione ad entrare nelle fughe” - racconta Mosca dagli States. Tutto ha un senso particolare, aver ritrovato la ribalta del World Tour tre anni dopo una grande esperienza da stagista iniziata proprio nello Utah, nella stessa squadra che lo ha sempre tenuto nel radar (così ha detto il General manager Luca Guercilena), inserendolo nei ranghi a dimostrazione che il passaggio del corridore pinerolese in una Continental come la D’Amico è stato interpretato con lo slancio di chi sapeva di valere. Dal 24 ecco Mosca alla Cronosquadre delle Saline con Brambilla, Steetina, Eg, Reijnen, KirschTheuns e Degenkolb). L’avventura che proietta Mosca fino a domenica 15 settembre, giorno della conclusione della Vuelta a Madrid, diventa una scoperta piena di sfaccettature. Con i contorni della “sorpresona”, se pensiamo a quando non fosse scontata una simile occasione fornitagli dal calendario. E da mezzi tecnici ed agonistici che piace immaginare accresciuti anche attraverso la capacità di immaginare un nuovo orizzonte personale sui massimi palcoscenici del pedale.

 

Aldo Peinetti