Pmt: lettera aperta dei lavoratori

20/03/2017 - 16:15

Passano i  giorni ma dal Ministero del lavoro nessuna risposta in merito al caso dei lavoratori sospesi della Pmt, rimasti senza stipendio e senza aiuti economici. Loro, i lavoratori, non mollano e il presidio davanti ai cancelli resta presidiato giorno e notte. Oggi hanno reso nota una lettera aperta destinata soprattutto a chi in Parlamento e nel Governo può fare quacosa. Ecco, qui di seguito, il testo: «Una semplice domanda a coloro che continuano a permettere il protrarsi della nostra assurda situazione. Quando pensate di far finire questa manfrina, questa presa in giro nei confronti dei "fantasmi della ex-Pmt Italia" di Pinerolo i quali, dopo avere dato di tutto e di più all'azienda e dopo aver puntualmente pagato tasse per decenni, sono stati abbandonati a se stessi, per molti di loro dall'ormai lontano 31 gennaio, dall'oggi al domani, senza un minimo sostegno economico, senza contributi Inps, senza assolutamente niente? Fantasmi, appunto. Ma qualcuno non prova vergogna? Come pensano i responsabili di tutto questo di disporre ancora di un minimo di credibilità per i lavoratori, per le loro famiglie, per i commercianti, per tutti i cittadini che ci hanno dimostrato concreta vicinanza in moltissime occasioni se continuate a prendervi gioco di noi, offendendo la nostra dignità, umiliandoci!!! L'amarezza e lo sconforto è una logica conseguenza nel vedere questo continuo rimando di responsabilità. Regione, Ministero, Torino, Roma, Torino....e poi? Ora basta, è vostro dovere trovare una soluzione. Date un senso alla ragione di esistere. Chi ha creato il problema con una legislazione assai discutibile, lo risolva!!! E si attivi con i tempi di chi deve arrivare a fine mese. Ci viene raccontato che si è creato un "vuoto normativo", allora cosa aspettate a riempirlo, questo "vuoto"!!! I toni pacati di questa missiva non traggano in inganno. Siamo furiosi. Abbiamo dimostrato il nostro senso di responsabilità evitando azioni eclatanti, i responsabili hanno il dovere morale di risolvere questa situazione surreale, subito! Siamo al limite della sopportazione. E' finito da troppo il tempo delle parole, è ora che che chi ne ha la competenza, la delega e l'autorità si attivi!!!»