Resta in carcere l'assistente giudiziario arrestato martedì scorso

20/05/2016 - 11:40

Resta in carcere Valerio Buonomo, l'assistente giudiziario per anni in servizio nella Cancelleria delle esecuzioni immobiliari del Tribunale di Pinerolo, poi trasferito a Torino dopo la soppressione della sede pinerolese. Arrestato martedì scorso su ordine dei pm torinesi Vittorio Nessi, Mario Bendoni e Giancarlo Avenati Bassi, Buonomo è accusato di peculato, falso, soppressione di atti, simulazione di crediti e truffa. Nell'interrogatorio di garanzia di ieri mattina davanti al giudice Silvia Carosio e al pm Bendoni, pare che il cancelliere, assistito dagli avv. Andrea Cianci e Selena Ricca dello Studio Zancan, abbia reso ampie ammissioni, dimostrando la volontà di collaborare con gli inquirenti. Ad oggi però il gip non ha revocato la misura cautelare in carcere. Vedremo se ci sanno novità nei prossimi giorni.

 

Secondo la procura torinese, il 43enne, utilizzando atti falsificati, si sarebbe intascato il denaro rimasto sui libretti di risparmio degli imprenditori falliti. Piccoli (talora davvero piccolissimi) gruzzoli giacenti sul conto bancario di titolari di azienda costretti a chiudere e a portare i libri contabili in Tribunale. Gli episodi contestati sarebbero 65, per un totale di circa 31 mila euro indebitamente prelevati tra il 2009 e il 2013. Gli ultimi capi d'imputazione, quelli che l'hanno portato in carcere, sono recentissimi: tra febbraio e marzo Buonomo si sarebbe assentato due volte dal lavoro (per un totale di 6 giorni), adducendo malattie di fatto inesistenti, tanto da non impedirgli di uscire di casa e addirittura recarsi a ballare, come perfino le registrazioni attesterebbero.