Sindacalista travolta e uccisa a Lampedusa: all'investitore 4 anni e 8 mesi di reclusione

Sindacalista travolta e uccisa a Lampedusa: all'investitore 4 anni e 8 mesi di reclusione
Giovedì 14 Gennaio 2021 - 16:40

Quattro anni e otto mesi di reclusione per omicidio stradale: questa la condanna decisa oggi dal giudice del Tribunale di Agrigento Alfonso Pinto per Andrea Saverio Sola. Il 31 agosto del 2019 a Lampedusa, il 25enne (oggi ai domiciliari) aveva travolto e ucciso  la sindacalista pinerolese Fulvia Morando, appena giunta sull'isola. La pm Emiliana Busto, nella requisitoria della scorsa settimana, aveva chiesto una pena lievemente superiore (5 annni). Le motivazioni saranno depositate entro 60 giorni: per ora sappiamo che è caduta l'aggravante della guida in stato di ebbrezza perchè l'alcoltest, così come aveva contestato il difensore avv. Monica Malogioglio, «non era stato accertato nell'immediatezza dell'incidente, ma tre ore più tardi».

Non nasconde un briciolo di delusione il legale di parte civile, avv. Raffaele Monzillo (cui si sono affidati il marito, il padre e la sorella della sindacalista, stimata responsabile del Caaf Cgil di Pierolo). «Aspttiamo le motivazioni per capire quali siano state le valutazioni del giudice. Vista la dinamica dei fatti e il comportamento tenuto da Sola, è però pacifico che l'uomo fosse alterato (senza dimenticare che guidava senza patente). Dopo l'investimento, l'uomo è tornato su posto a piedi nel giro di qualche minuto, cercando pure di confondersi tra i passanti accorsi per prestare aiuto. Che però tecnicamente si tratti di "fuga" è una questione su cui io stesso ho avuto dubbi». Invece, quanto al fatt che il giovane avesse bevuto e viaggiasse a velocità molto sostenuta, per Monzillo non ci sono dubbi.

In foto, Fulvia Morando (a destra), con la sorella.

L.S.
Informazione al servizio della comunità e per essere comunità, da sempre questo è lo stile inconfondibile de L'Eco del Chisone: con l'emergenza Coronavirus, ora più che mai, lo sentiamo come un dovere non solo nei confronti dei nostri lettori, ma di tutti i cittadini. Perché solo insieme ce la faremo.
Paola Molino