Covid 19: in diocesi a Pinerolo messe con il popolo dal 25 maggio

Covid 19: in diocesi a Pinerolo messe con il popolo dal 25 maggio
Venerdì 15 Maggio 2020 - 13:43

Mons. Derio Olivero, vescovo di Pinerolo, in convalescenza dopo il lungo ricovero all'ospedale di Pinerolo per Coronavirus, ha decretato che "nella Diocesi di Pinerolo si inizierà la celebrazione delle Messe con il popolo lunedì 25 maggio.

In una lunga e accorata lettera scritta a sacerdoti e diaconi diocesani, il vescovo ha spiegato: «I motivi sono vari. Innanzitutto devo giungere ad un Decreto e vorrei prima sentire cosa decidono i Vescovi del Piemonte. In secondo luogo già altri Vescovi (vedi Mondovì) hanno fatto questa scelta (il Piemonte è ancora fortemente colpito dal virus, non dobbiamo essere superficiali). In terzo luogo ci terrei a suggerire di celebrare Messe all’aperto (sarebbero molto meno artificiose delle Messe al chiuso, contingentate). Ma per le Messe all’aperto dobbiamo avere la deroga alla Legge Gabrieli; il Sindaco di Pinerolo ha già interessato il Prefetto, e vorrei che anche il nostro Presidente CEP lo interessasse. La risposta del Prefetto non è ancora giunta. Un quarto motivo è che alcune parrocchie non si ancora attivate per essere secondo la normativa relativa alle Messe in chiesa. Voglio essere sicuro, prima di dare il permesso della Celebrazione, che tutti siano preparati al rispetto della normativa CEI. La questione è molto seria».

Se per porter partecipare a una messa in persona e non solo in streaming si dovrà ancora attendere, c'è invece modo  - secondo il vescovo pineroese - per vivere la fede nella Comunità. Da qui l'appello ai sacerdoti: «Chiedo fermamente a tutti voi, in questo periodo, di spendere il vostro tempo e le vostre energie per farvi sentire presenti alla Comunità.  Ciò vuol dire prendere il telefono e telefonare a tutti gli ammalati, agli anziani che conoscete e soprattutto a tutti gli Operatori Pastorali (Catechisti, Animatori, Collaboratori…). So che molti lo stanno facendo. Altri si sono fatti sentire in mille modi: streaming, con messaggi, telefonando, visitando i malati, portando la comunione (con le debite attenzioni), confessando. Purtroppo alcuni non hanno fatto nulla. Amici, questo è il tempo delle relazioni; questo è il tempo in cui i cristiani, e noi ministri per primi, dobbiamo costruire relazioni per aiutare la fatica della gente. Vi chiedo con fermezza di prendere il telefono e occupare questi giorni a telefonare ripetutamente, semplicemente per dire: “Ti penso, ti ricordo nella preghiera, ti porto in cuore”».

Un sacerdote non può presiedere l’Eucaristia se non cura le relazioni, spiega Mons. Derio Olivero: «Altrimenti l’Eucaristia diventa artificiosa e formale (tanto più con queste norme). Questa è una cosa seria. Se vengo a sapere che in qualche parrocchia non si farà nulla in questa direzione (cura delle relazioni e attenzione ai poveri), in tale parrocchia posticiperò ulteriormente l’inizio della celebrazione della Messa con il popolo».

 

 

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Paola Molino