Selleries, dopo il «no» alla "quarantena" in rifugio dei milanesi, la chiusura: «Giustificato spostarsi fino a qui?»

Selleries, dopo il «no» alla "quarantena" in rifugio dei milanesi, la chiusura: «Giustificato spostarsi fino a qui?»
Martedì 10 Marzo 2020 - 17:03

Un cartello fuori dalla porta per avvertire della sostanziale chiusura e il personale rimandato a valle: martedì 10 Massimo Manavella è rimasto solo nel rifugio Selleries, in Alta Val Chisone, in conseguenza del decreto "Io resto a casa". Solo un presidio, in caso di qualche avventore che si presentasse comunque alla porta: «Mi sono fermato in attesa di una decisione collegiale dell'Agrap sul comportamento da tenere nei rifugi per gli orari di apertura concessi a bar e ristoranti».

 

Il timore suo, e di altri colleghi ed esercenti, è che l'apertura possa costituire un incentivo alle persone a spostarsi, in contraddizione con lo spirito del decreto. L'orario 6.00-18.00 sarebbe consentito per i ristoratori, ma potrebbero i clienti giustificare il fatto di raggiungerli?

 

Comunque, un ribaltamento totale delle prospettive che erano ancora ben presenti solo nel fine settimana, quando un post su Facebook del rifugio è stato ripreso da molti mezzi di comunicazione. Manavella raccontava che mentre adeguava il  locale alle prescrizioni, ammassando sedie e  16 tavoli  per garantire spazi più ampi, dimezzando i posti in sala (oltre che quelli nelle camere), domenica 8  ha ricevuto la telefonata di un gruppo di dieci milanesi che volevano prenotare 15 giorni in pensione completa, «Così ci facciamo la quarantena in montagna». Di fronte al diniego, la reazione stizzita: «Beh!? Fatevi due conti, no?». Il gestore non ha avuto dubbi: «Non basta sventolare qualche pensione completa per dimenticare il rispetto per il prossimo».

 

Questo episodio, e le code registrate oggi al confine del Monginevro di sciatori che avevano trovato chiusi gli impianti di Sestriere, contribuiscono a dare la misura di quanto si fosse sottovalutata la situazione su larga scala. L'intervento in diretta del presidente del Consiglio Conte, lunedì sera, e il decreto che applica misure preventive uniche a livello nazionale.

 

IN OSSOLA RIFUGI

GIÀ CHIUSI:

«SEGNALE FORTE»

Già i rifugi dell'Ossola hanno scelto di rimanere chiusi dare un segnale forte. Una decisione comunica dai 22 rifugi della divisione ossolana dell'Agrap che con una nota ufficiale, sottolinea «la necessità di responsabilizzare tutti i frequentatori della montagna, che per una volta è meglio che rimangano a casa fino a quando la situazione non sarà risolta».

 

Luca Prot
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Paola Molino