Coronavirus Covid-19: tutta Italia è “zona protetta”

Coronavirus Covid-19: tutta Italia è “zona protetta”
Martedì 10 Marzo 2020 - 12:14

È bastato poco più di un giorno per estendere le misure di contenimento del Coronavirus a tutta Italia. Da questa mattina anche le province di Torino, Cuneo e Biella, che in Piemonte erano state risparmiate dalle restrizioni emanate di domenica, rientrano nella cosiddetta “zona protetta”. La notizia a Pinerolo è stata accolta con un assalto al supermercato Carrefour h24, che si è visto costretto a chiudere temporaneamente a causa del gran numero di accessi.

 

>>> Il testo del decreto emesso dal Presidente del Consiglio, che da lunedì si applica a tutta Italia.

 

Fino a venerdì 3 aprile sull’intero territorio nazionale è vietata ogni forma di assembramento in luoghi aperti al pubblico ed è necessario mantenere una distanza di un metro dalle altre persone. 

 

La chiusura delle scuole è estesa fino al 3 aprile. La sospensione si applica alle attività didattiche di ogni ordine e grado e alle attività di formazione fornite sia da enti pubblici che privati.

 

Gli spostamenti sono consentiti solo se motivati da esigenze lavorative, motivi di salute o altre necessità. Chi si mette in viaggio deve redigere un modulo di autocertificazione in sul quale dichiara le ragioni dello spostamento. Al momento non è necessario fornire alcuna prova di quato dichiarato, ma le false dichiarazioni possono essere punite con una sanzione da 250 euro e 3 mesi di relcusione. In caso di controlli le forze dell'ordine forniranno il modulo che potrà essere compilato sul momento.

 

Bar e ristoranti possono aprire dalle 6 alle 18, ma al loro interno è obbligatorio rispettare il metro di distanza interpersonale; il gestore è tenuto a far rispettare la distanza, pena la sospesione dell'attività.

 

Le altre attività commerciali sono consentite (sempre a patto che sia rispettato il metro di distanza). Inoltre nelle giornate festive e prefestive sono chiuse le grandi e medie strutture di vendita, i negozi all'interno dei centri commerciali e i mercati.

 

Sono salvi delle limitazioni le farmacie, parafarmacie e i negozi di alimentari.

 

Chiusi palestre, piscine, centri sportivi e natatori, centri benessere e termali, centri culturali, sociali e ricreativi.

 

A chi è affetto da infezioni respiratorie o da febbre sopra i i 37,5° viene raccomandato di non lascuare il proprio domicilio e di limitare i contatti sociali. Chi invece è risultato positivo al virus e sottoposto a quarantena, ho il divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione.

 

Nei luoghi di culto l'apertura è consentita solo se viene evitato l'assembramento di persone e rispettato il metro di distanza.

 

Sono sospese tutte le manifestazioni e gli eventi (in luoghi pubblici e privati): fiere, appuntamenti culturali, religiosi, sportivi, ludici. Il decreto specifica che è sospesa ogni attività nei cinema, teatri, sale e scuole di balo, pub, discoteche, sale bingo e scommesse. Chiusi anche i musei i luoghi della cultura.

 

Sono stati chiusi gli impianti sciistici e sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, sia in luoghi pubblici che in privato. Gli impianti sportivi possono essere utilizzati unicamente per gli allenamenti a porte chiuse di atleti (professionisti e non) che il Coni o le federazioni sportive ritiene di interesse nazionale in vista della partecipazione ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali e internazionali.

 

Infine, per limitare ulteriormente i contatti interpersonali, si invita a fare ricorso il più possibile ai collegamenti da remoto per lo svolgimento delle riunioni, e si raccomanda ai datori di lavoro di favorirela fruizione di congedi ordinari e ferie.

Informazione al servizio della comunità e per essere comunità, da sempre questo è lo stile inconfondibile de L'Eco del Chisone: con l'emergenza Coronavirus, ora più che mai, lo sentiamo come un dovere non solo nei confronti dei nostri lettori, ma di tutti i cittadini. Perché solo insieme ce la faremo.
Paola Molino