Sport a porte chiuse, misura dovrebbe interessare Valpeagle - Bressanone di hockey

Sport a porte chiuse, misura dovrebbe interessare Valpeagle - Bressanone di hockey
Mercoledì 4 Marzo 2020 - 19:42

Stop alla presenza di pubblico fino al 3 aprile per le manifestazioni sportive con la disputa di gare solo a porte chiuse: lo prevede il Decreto che sarà firmato dal Premier Conte entro la serata odierna. Il provvedimento del Governo, è imperniato sulla chiusura delle scuole e dell’Università fino al 15 marzo, recita al punto relativo allo sport: “sono sospesi altresì gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato; resta comunque consentito, nei comuni diversi da quelli di cui all’allegato 1 al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020, e successive modificazioni, lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle

sedute di allenamento degli atleti agonisti, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico”. “S’impone la disputa a porte chiuse” – spiega il sindaco di Torre Pellice Marco Cogno, una volta conosciute per certo le disposizioni governative poi ufficializzate in serata, parlando di Valpeagle – Bressanone di hockey ghiaccio in programma giovedì 5 al Palaghiaccio “Cotta Morandini”. Al momento, il club attende le comunicazioni della FISG e si rende pienamente disponibile ad agire a tutela della salute di pubblico e tesserati. Nel weekend l’intero programma di campionati e manifestazioni dovrà adeguarsi a quanto previsto dal Dpcm. Sport chiamato dunque responsabilmente ad osservare le misure specifiche calate nel quadro di un combinato disposto di azioni volte al contenimento del Coronavirus. Le associazioni e le società sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano. Lo sport di base e le attività motorie in genere, svolte all’aperto ovvero all’interno di palestre, piscine e centri sportivi di ogni tipo, sono ammessi  con necessità però di osservare determinate prescrizioni. Per 30 giorni, sulla base delle indicazioni del comitato scientifico, gli accorgimenti nella quotidianità(niente strette di mano, niente abbracci) si abbinano a sospensione d’attività, meeting e congressi, e manifestazioni, anche a quelle sportive.

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Paola Molino