ASL: 17.000 fatture in corso di pagamento ad aziende locali

Venerdì 26 Luglio 2013 - 12:39

Finalmente una buona notizia per i tanti fornitori locali dell'Azienda sanitaria TO 3. In questi giorni l'ASL TO 3 di Pinerolo-Collegno, infatti, sta procedendo al pagamento di 17.000 fatture in sospeso dal 2012 (operazione che assicura l'Azienda,  si concluderà entro un mese, nonostante il periodo estivo), relative a 1.200 fornitori, per un totale di 46 milioni di euro. Una somma che per oltre il 50 per cento (24 milioni di euro) è destinata ad aziende e fornitori locali.  Con queste erogazioni, l'Asl TO 3 di Pinerolo-Collegno dovrebbe azzerare i debiti relativi al 2012, e verso fine anno è già stato preannunciato un secondo provvedimento di riparto che dovrebbe consentire  il pagamento  di servizi e attività svolte per conto dell'Azienda sanitaria nel 2013, portando quindi i tempi di pagamento alla normalità.

I 46 milioni di euro spettanti all'Asl TO 3 fanno parte del pacchetto di 803 milioni previsti per l'intero sistema sanitario piemontese con il decreto dello Stato n. 35/2013  ("Disposizioni urgenti pe ril pagamento dei debiti scaduti della Pubblica Amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali…"). Fra le 17.000 fatture in corso di pagamento, rientrano materiali sanitari e non, presidi chirurgici e diagnostici, servizi di manutenzione agli edifici ed alle attrezzature diagnostiche, servizi appaltati quali pulizie, mense, lavanderie, vigilanza ed elaborazioni dati. Una parte consistente, però, riguarda anche le rette per gli inserrimenti in strutture residenziali e Case di riposo di persone anziane e disabili, o seguite dalla salute mentale, e dai servizi per le dipendenze patologiche, mentre le fatture delle Croci per i trasporti in ambulanza (5 milioni di euro l'anno), sono già in corso di normale pagamento. Questa prima tanche di pagamenti  arretrati, danno finalmente ossigeno alle tante aziende locali, alcune delle quali per sopravvivere, proprio a causa dell'insolvenza della Pubblica Amministrazione, hanno dovuto far ricorso a prestiti bancari,  sobbarcandosi i relativi oneri, e spesso ritardando o congelando i pagamenti di stipendi e tredicesime al personale.

S. D'A.
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Paola Molino