Barge: il comune che ha record di stranieri, quasi uno su cinque

BARGE - Il paese ai piedi del Bracco contava 7.757 residenti al 31 dicembre 2008. L'aumento demografico, in quell'anno, aveva registrato un saldo positivo di 111 persone, considerata una forte immigrazione dalla Cina, dal Marocco e da altre nazioni estere.
Il primo immigrato con gli occhi a mandorla, un maschio, arrivò nel 1994, impiegandosi nel settore lapideo. Da allora, quasi tutti i maschi cinesi hanno effettuato il medesimo percorso lavorativo. Nel 1995, era presente sempre solo un maschio e, nel '96, 3 maschi e 2 femmine, già saliti a 23 maschi e 6 femmine l'anno dopo. Dal 1998, però, le cifre si fanno imponenti: da 63 maschi e 39 femmine, si è passati a 194 maschi e 134 femmine nel 2003. Una progressione che portava a 238 maschi e 162 femmine nel 2004. Nel 2008, invece, si contarono 587 persone di nazionalità cinese: 342 maschi e 245 femmine. Nei primi due mesi del 2009, la presenza cinese era aumentata ancora di una ventina di unità. L'aumento di altre 20 unità era, poi, stato confermato nel bimestre successivo.
Al 31 maggio 2010, la popolazione era di 7.847 persone (M 3.917 e F 3.930), di cui 1.153 stranieri. A fronte di 1.028 extracomunitari, 739 i cinesi. Alla fine dello stesso anno, la popolazione era arrivata a 7.891 persone, di cui 1.222 stranieri,789 cinesi. I dati al 16 aprile 2012 mostrano, invece, una popolazione complessiva stabilizzatasi su quota 7.975 (3.997 maschi e 3.978 femmine), cioè appena una persona in più rispetto a novembre 2011, ma non a causa di un calo della presenza di immigrati stranieri.
Infatti, i cinesi ora sono 884, i marocchini 231, i rumeni 123, gli albanesi 50, i moldavi 13, i filippini 9 ed il totale della presenza straniera è lievitato 1.357. Ad andarsene sono stati prevalentemente i giovani italiani, con l'aggiunta dei decessi di anziani nell’inverno. All'11 giugno di quest'anno, la popolazione complessiva risulta leggermente scesa, 7.962 unità. I cinesi, però, sono aumentati a 891, i rumeni a 129, mentre gli albanesi sono stabili a 50 e i marocchini sono 230.

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Paola Molino