Ragazzi, posto fisso addio

L'inchiesta de "L'Eco Mese" dedicata al lavoro

«Scordatevi il posto fisso!». Lo hanno detto - con espressioni più o meno colorite - il presidente del Consiglio Mario Monti e diversi esponenti del suo Governo di tecnici. Certo è che per i giovani è dura, anche perché - da tempo - subiscono tutte le conseguenze negative della flessibilità senza godere dei (supposti) vantaggi.
"L'Eco Mese" ha seguito - passo dopo passo - una giovane alla ricerca di un'occupazione, tra curricula, Centri per l'impiego, Agenzie specializzate… Qualche opportunità è saltata fuori, ma occorre misurarsi con le distorsioni della legge e con le richieste (specifiche) del mercato.
Nell'inchiesta che apre il numero di febbraio, appena uscito in edicola, Stefania Chiale, Sara Perro, Michela Perrone, Enrica Robioglio e Daniele Arghittu fanno parlare anche chi - per lavoro o ruolo istituzionale - cerca d'incentivare l'occupazione giovanile: «Al Centro per l'impiego i ragazzi giungono spesso accompagnati dai genitori, anche se hanno 25 anni…», testimoniano Renato Zambon e Laura Rizzo, responsabili - rispettivamente - dei Cpi di Pinerolo e Moncalieri. E il termine "bamboccioni" torna a fare capolino.

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Paola Molino