Pinerolesi naufraghi sulla "Concordia"

Undici turisti, quattro di Cavour e sette di Bibiana tra cui una bimba di due anni

Non sarà facile dimenticare per undici pinerolesi imbarcati sulla "Concordia" della Costa. Attimi di paura. Prima un rumore assordante - l'urto contro uno scoglio davanti all'isola del Giglio - poi l'allarme, la corsa lungo i corridoi della nave che stava piegandosi su un lato e la ricerca affannosa di una scialuppa su cui salire per raggiungere il vicino porto.
Qualcuno ha perso tutto, altri sono riusciti a salvare portafogli, cellulare e macchina fotografica a documentare una crociera che, fino a quel momento, sabato sera, s'era svolta regolarmente.
È questa la storia che ci raccontano i naufraghi pinerolesi. Si tratta di due coppie di Babano di Cavour: Ines e Giovanni Fassi (tra i fondatori del gruppo Amici di Babano), Elena e Franco Rossa. Poi altri sette sono di Bibiana che si sono incontrati casualmente sulla "Concordia": Vito Lombardini con la moglie Laura, i loro due figli di 12 e 16 anni, e Cristiano Piccato, titolare di un bar, la moglie Annamaria Foti e la figlioletta di appena due anni. (approfondimenti nell'edizione in edicola: Le testimonianze dei naufraghi che sabato pomeriggio hanno già fatto ritorno alle loro abitazioni).

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Paola Molino