Il coraggio di un popolo nel documentario di Scapin

"Goudougoudou" raccoglie una serie di testimonianze sul terribile terremoto di Haiti

L'ultima volta che è tornato a Pinerolo, dove vivono i suoi genitori e ha tanti amici, è stato due settimane fa, per le feste di fine anno. Altrimenti, da 15 anni ormai vive nella Ville Lumière. Quale città più adatta per un film maker!
Ci riferiamo a Fabrizio Scapin, pinerolese d'origine e parigino d'adozione. Anche se, a onor del vero, proprio il suo lavoro di regista documentarista lo porta a girare parecchio fuori Francia e anche a ritornare spesso in Italia.
Un anno fa, di questi tempi, Scapin era ad Haiti per le riprese di "Goudougoudou", il suo ultimo documentario realizzato insieme a Pieter Van Eecke per la Polymorfilms, in programmazione proprio in questi giorni su TV5 Monde e su RTBF (Belgique), rispettivamente la tv francofona di Francia, Belgio e Svizzera che trasmette in tutto il mondo, e la televisione pubblica belga. E visto il buon orario di programmazione, il film può contare su un parterre di proporzioni straordinarie. (approfondimenti nell'edizione in edicola)

Informazione al servizio della comunità e per essere comunità, da sempre questo è lo stile inconfondibile de L'Eco del Chisone: con l'emergenza Coronavirus, ora più che mai, lo sentiamo come un dovere non solo nei confronti dei nostri lettori, ma di tutti i cittadini. Perché solo insieme ce la faremo.
Paola Molino